Salo svela il segreto Ferrari che ha messo nei guai l’Alfa Romeo

L’Alfa Romeo bloccata dalla Ferrari nel 2020. Il retroscena lo racconta l’ex pilota del Cavallino Salo.

Ferrari (©Getty Images)

Che cosa è successo lo scorso anno? Perché la FIA si è accordata segretamente con il Cavallino senza rivelare che cosa avesse davvero il propulsore della SF90 del 2019?

Sono domande a cui non è possibile dare risposta, ma che anzi hanno scatenato altri punti interrogativi. Su tutti cosa è stato imposto alla Ferrari perché la sua PU non fosse più allo stesso livello di quella Mercedes?

Le speranze e i dubbi di Alfa Romeo

A margine della bella presentazione della nuova C41 che si è tenuta a Varsavia lunedì, il team principal del Biscione Frederic Vasseur si è mostrato abbastanza fiducioso che il propulsore fornito da Maranello sarà più competitivo rispetto a quello montato sulla C39, ma per l’ex pilota Mika Salo dietro alla mancanza di potenza che ha di fatto rovinato la stagione di tutte e tre le squadre con power unit modenese si nasconderebbe qualcosa di più rispetto ad un semplice progetto sbagliato. “L’equipe di Hinwil ha pagato i misfatti della Ferrari del campionato precedente”, ha dichiarato evasivo sul suo canale Twitch.

Come noto il finlandese fa parte, quale membro fisso o quasi, del collegio giudicante della Federazione Internazionale. Ciò significa che è perfettamente a conoscenza degli accadimenti mai chiariti.

“Sono stati obbligati ad usare meno carburante, quindi la scuderia elvetica potrebbe trovarsi in buona posizione se riusciranno ad esprimersi al meglio durante la stagione”, ha rivelato esprimendo qualche dubbio sulla veridicità dell’asserzione che il motore portato in pista sarà davvero completamente aggiornato. “Non so se sarà davvero nuovo, ma di certo in Alfa avranno la chance di spremerlo a fondo. Come detto, a causa degli eventi legati alla Rossa nel mondiale scorso non ha potuto farlo”, ha chiosato facendo luce parziale su quanto avvenuto in quelle febbrili settimane pre-pandemia negli uffici federali.

Alfa Romeo (©Getty Images)

Chiara Rainis

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