Dorna potrebbe chiedere a tutti i team di restare un mese in Qatar senza tornare in Europa nell’intervallo fra i test e le gare.
Dopo l’annullamento del test in Malesia, Dorna ha virato sul Qatar per tenere due test MotoGP e due GP sul circuito di Losail. Nei giorni scorsi Carmelo Ezpeleta è volato dallo sceicco del Qatar per studiare ogni dettaglio nei minimi particolari. Si comincerà il 5 marzo con lo shakedown cui parteciperanno i collaudatori, i piloti Aprilia (che beneficia delle concessioni) e i tre rookie Enea Bastianini, Luca Marini e Jorge Martin. Il 6-7 marzo parteciperanno tutti i piloti.
Il 10-12 marzo si terrà la seconda sessione di test MotoGP e sarà l’ultima della preseason. Poi il 28 marzo si partirà con la prima gara e si inizierà a fare sul serio. Il 4 aprile si replica sul medesimo circuito, quindi la carovana della classe regina trascorrerà un mese in Qatar. Dorna ha messo a punto quella che chiama “una bolla” per garantire massimi livelli di sicurezza contro il Covid-19. Lo stesso sistema impiegato lo scorso anno ma ancor più rigido. Prima ancora di prendere l’aereo, servirà presentare un test PCR negativo risalente a meno di 72 ore. Una volta scesi dall’aereo, gli addetti al paddock dovranno effettuare un altro test PCR e dovranno attendere l’esito in uni dei cinque hotel convenzionati
All’interno delle strutture ricettive le restrizioni sanitarie saranno molto severe, ad esempio con i piani riservati, così come gli ingressi e gli ascensori riservati, per evitare qualsiasi contatto tra il personale, il mondo della MotoGP e il mondo esterno. Successivamente verranno autorizzate solo spostamenti verso il circuito utilizzando le navette previste a tal fine: nessuna attività turistica è autorizzata. Inoltre Dorna Sports potrebbe chiedere con grande insistenza che i team della MotoGP rimangano nella bolla, e quindi stiano fermi tra i test e il Gran Premio per ”evitare contatti con il mondo esterno. Decisione che potrebbe non piacere a molte squadre che hanno già programmato di tornare in Europa.
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