Valentino Rossi deciderà dopo i primi mesi di permanenza nel nuovo team Petronas se continuare o no in MotoGP, svela Johan Stigefelt
Saranno le prestazioni nei primi Gran Premi della nuova stagione di MotoGP a risultare decisive per determinare il futuro della carriera di Valentino Rossi. Se il passaggio dalla squadra ufficiale Yamaha a quella satellite Petronas riuscirà a dargli nuovi stimoli psicologici, se l’ultimo modello della M1 si rivelerà realmente competitivo e se, soprattutto, il Dottore non avrà perso la sua infinita voglia di correre, anche a 42 anni ormai compiuti, allora potrebbe davvero rinnovare la sua permanenza nel Motomondiale per almeno un altro campionato.
In caso contrario, per il nove volte iridato sarebbe alla fine giunto il tanto rimandato momento per appendere il casco al chiodo. Tutto si deciderà, dunque, nell’arco di poche settimane dal via della nuova annata di corse in programma il 28 marzo prossimo in Qatar. Il suo amico di una vita e braccio destro Alessio “Uccio” Salucci aveva già fissato la scadenza per la decisione definitiva dopo i primi sei-sette GP dell’anno.
Ora anche Johan Stigefelt, il nuovo team director di Vale, ha rilasciato una dichiarazione simile, svelando il piano deciso insieme al suo pilota per il prossimo futuro. “Vedremo il rendimento di Valentino nei primi mesi dell’anno, e verificheremo anche la sua volontà di continuare nel 2022”, spiega ai microfoni del sito specializzato spagnolo Motosan. “Se dovessimo decidere di lasciarci, cercheremo un pilota debuttante”.
Presto, dunque, sapremo se Rossi deciderà di prolungare il contratto che lo lega a Petronas, al momento valido per il solo 2021. Intanto, però, l’attesa di vedere il fenomeno di Tavullia con addosso i suoi nuovi colori è alta: non solo tra i tifosi e gli appassionati, ma anche all’interno della stessa scuderia malese.
“Vedere Valentino che sale in sella sarà una sensazione incredibile, perché viene da un team ufficiale”, lo accoglie Stigefelt. “È passato molto tempo dall’ultima volta che correva per una squadra satellite. Quindi lo sosterremo e speriamo di farlo sentire a suo agio. Penso che se lo facciamo, sarà molto veloce”.
L’arrivo del mentore Valentino Rossi farà bene anche all’allievo Morbidelli, suo nuovo compagno di squadra: “Franco è un ragazzo molto tranquillo, è vero che non può nascondere un po’ di nervosismo e di emozione per l’idea di lavorare al fianco di una leggenda come Valentino, ma finora, dopo le chiacchierate che abbiamo fatto, è andato tutto a meraviglia. Credo che tutto andrà bene, sono fiducioso”, conclude il boss della squadra.
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