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Formula 1

Haas: “F1 noiosa”. Domenicali: “Il dominio Mercedes finirà”

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Chiara Rainis

Il CEO della F1 Domenicali tranquillizza coloro che temono un prosieguo senza fine della supremazia Mercedes.

(©Getty Images)

Come sempre è accaduto il Circus è fatto di cicli. C’è stato un periodo Williams, McLaren, Ferrari e Red Bull, mentre dal 2014 è cominciato quello Mercedes. Di conseguenza, veder vincere tanto spesso Hamilton e Bottas non dovrebbe suscitare grande scalpore.

Eppure, la supremazia dimostrata in pista dalle Frecce Nere sin dall’avvio dell’era ibrida nel 2014 ha e sta tutt’ora scoraggiando la concorrenza. Nessuno, almeno per il momento, sembra essere in grado di avvicinarsi, di infastidire davvero lo status acquisito di prime della classe.

Particolarmente preoccupato per questa situazione destinata a durare ancora a lungo, il patron dell’omonimo team Gene Haas, in ansia anche per un legame con la Ferrari che nelle ultime campagne non ha portato molto bene alla sua squadra. “Il nostro destino è legato a quello del Cavallino, per cui se loro sono lenti lo siamo pure noi”, ha dichiarato a Racer. “I tedeschi hanno costruito un motore potente, efficiente e duraturo. Nessuno è in grado di replicarlo. Questo sta uccidendo lo sport”.

Per l’imprenditore americano il rischio è di allontanare pure i tifosi. “Chi può avere voglia di pagare un biglietto se conosce già il nome del vincitore?”, la sua domanda/ rifelssione.

Domenicali replica alle accuse di noia

Alle perplessità di cui sopra ha provato a fornire una risposta Stefano Domenicali, dallo scorso gennaio Supremo della classe regina.

“E’ chiaro che più è netta la superiorità, meno interessanti diventano le gare”, ha spiegato ribadendo poi i punti chiari per il futuro. “Tuttavia è già stato fatto un grande lavoro in termini di regolamento per quanto concerne l’anno venturo. L’obiettivo è  evidente: la lotta in testa al gruppo deve essere più serrata e la figura del pilota avere un impatto maggiore di adesso sulla prestazione”.

Se poi i propositi troveranno compimento lo scopriremo soltanto nel 2022.

L’amministratore delegato della Formula 1, Stefano Domenicali (Foto Rudy Carezzevoli/Getty Images)

Chiara Rainis

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