Tomas Comas è il preparatore atletico del campione del mondo Joan Mir. Ai microfoni di Motogp.com svela alcuni retroscena del pilota Suzuki.
La vittoria iridata di Joan Mir non è solo frutto della sua Suzuki GSX-R e della costanza dei risultati, ma anche di uno staff che ha lavorato sodo e in maniera professionale. Tra questi anche il suo preparatore atletico Tomas Comas, persona di fiducia del pilota maiorchino. È una delle persone che conoscono meglio lo spagnolo e con cui lavora fianco a fianco da anni.
L’allenatore di Joan Mir ha ricordato i suoi esordi con il pilota delle Baleari presso il Centro Tecnico delle Isole Baleari. Dal primo momento hanno avuto “un legame speciale e diverso con gli altri. Il confidente di Mir ha commentato che si tratta di un ragazzo che “si è lasciato insegnare (…) puntava molto in alto, vedeva le sue capacità, coordinazione, predisposizione e desiderio diversi dagli altri”, ha raccontato ai microfoni di MotoGP.com.
La collaborazione è iniziata nel 2011 e non si è mai interrotta, dal 2017 lo segue anche durante i Gran Premi lavorando solo per lui. “Alla fine del 2016 mi ha suggerito di lavorare da solo con lui e di viaggiare durante le gare, è stata una sfida che ho raccolto con entusiasmo. Nel 2017 ho iniziato con lui”. Nel 2020 è arrivata l’incoronazione con la conquista del suo primo titolo in classe regina. “Il 2020 è stato un anno in cui dal primo momento ho già visto quei passi in avanti e quella convinzione. Domenica sera dopo il primo podio in Austria gli ho detto ‘ho visto che hai fatto un passo’”.
La forza mentale del pilota Suzuki è stata fondamentale per Mir per poter gestire perfettamente un anno complicato come l’ultimo: “Joan è una persona che quando fa clic, un passo, non torna indietro e va sempre oltre. Quello è stato un punto di svolta. Era molto forte, predisposto e convinto. Con il passare delle gare – ha concluso Tomas Comas – si sono accentuate queste qualità”. Un’altra caratteristica che gli ha permesso di raggiunte il traguardo storico è l’aver mantenuto i piedi ben saldi a terra, anche dopo il successo mondiale.
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