SBK, Redding: “Il peso mi preoccupa, piloti leggeri avvantaggiati”

Redding rimette l’attenzione su un aspetto discusso delle gare, ovvero il peso dei piloti. Il rider Ducati Superbike vorrebbe cambiamenti?

Scott Redding
Scott Redding (Getty Images)

Sicuramente l’esordio di Scott Redding nel Mondiale Superbike va considerato positivo. Alla prima stagione nella categoria ha chiuso al secondo posto nella classifica finale, ma lui è lì per vincere.

Dopo un primo anno di “apprendimento”, il pilota del team Aruba Racing Ducati vuole veramente giocarsela con il campione Jonathan Rea e batterlo. Non sarà semplice, dato che il nord-irlandese avrà a disposizione anche la nuova Kawasaki Ninja ZX-10RR, ma il primo rivale di Johnny sarà proprio il ducatista.

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SBK, Redding vuole il limite di peso?

Redding in un’intervista concessa a MotorCycle News ha messo in evidenza un aspetto importante delle gare motociclistiche: «Mi preoccupa che non vi sia il limite di peso. Esiste in Formula 1, ma non in MotoGP e Superbike. Piloti come Bautista e Rinaldi sono più leggeri di 10 chili, questo li favorisce nella velocità massima ma anche nel consumo della gomma anteriore e nell’uscita di curva».

Redding è un pilota alto e pesa attualmente 76 chili, vorrebbe che venisse imposto un limite di peso in modo tale da mettere tutti nelle stesse condizioni: «Un pilota grande fisicamente ha degli svantaggi. Quando Davies ha provato a usare la gomma SCX in gara, non è riuscito ad arrivare alla fine. Questo pneumatico dà più grip in ingresso curva, in percorrenza e in uscita. I piloti più leggeri hanno un vantaggio e io non posso utilizzarlo».

La gomma SCX è quella morbida che Pirelli porta per l’utilizzo nella Superpole Race, la gara sprint da 10 giri che si svolge tra la prima e la seconda manche. Per rider come Redding e Davies è difficile poterla utilizzare, perché con il loro fisico la stressano troppo e non riescono ad essere performanti fino alla fine. Colleghi di statura più bassa, invece, possono sfruttarla e trarne vantaggi.

Il pilota del team Aruba Racing Ducati probabilmente auspica che il regolamento possa cambiare, avvicinandosi magari a quello della Supersport 300 dove c’è un peso prestabilito che comprende moto e pilota. Se si è troppo leggeri, bisogna aggiungere il peso mancante. Non è uno scenario entusiasmante, però consente di partire tutti nelle stesse condizioni.

Ovviamente sarebbe un errore dire che i risultati sono determinati solamente da questo fattore. Ad esempio la differenza di peso tra Redding e Rea non è enorme. Per vincere serve un mix di aspetti da combinare. E la costanza è un fattore chiave per trionfare.

L’inglese per il 2021 è molto determinato e non nasconde il suo obiettivo: «Posso vincere il titolo. Rispetto all’anno scorso ho maggiore esperienza, conosco le piste e mi sono adattato alla Superbike. Contro Rea non ci potremo permettere errori. Ad Aragon ho sbagliato, forse l’unico errore del campionato, e ho capito che a volte è meglio accontentarsi del secondo posto. La costanza è determinante». Vedremo se quest’anno lotterà veramente per il Mondiale.

Scott Redding Superbike Ducati
Scott Redding (foto Ducati)
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