Il Bahrein offre il vaccino alla F1, ma la risposta è un rifiuto

Il Bahrein ha ufficialmente offerto alla F1 la possibilità di effettuare il vaccino all’interno del Paese, ma i vertici hanno rifiutato.

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Il Circus non salterà la fila, ma rispetterà il suo turno per quanto riguarda la vaccinazione anti-Covid. La decisione è arrivata all’indomani della proposta avanzata dal Bahrein, dove la procedura è già in fase avanzata.

“Considerato che la stragrande maggioranza dei partecipanti sarà presente sul territorio per un periodo di tre settimane prima della gara, diamo la nostra disponibilità a fornire una protezione aggiuntiva per coloro che la desiderano attraverso il siero Pfizer-BioNTech”, si legge sulla nota prodotta dal Ministero della Salute dell’isola sul Persico.

Il governo ha non solo garantito la prima dose, ma altresì il richiamo prima che la carovana lasci il Paese.

Il Circus mantiene un approccio etico

D’altronde il neo CEO Stefano Domenicali lo aveva dichiarato sin da subito. Il personale al seguito della classe regina, formule minori comprese, rispetterà le normali tempistiche di somministrazione del vaccino. Ecco perché davanti alla lodevole offerta di Manama il manager imolese ha risposto picche.

Alla luce del fatto che la maggior parte delle scuderie viene dal Regno Unito, verrà seguito il programma inglese.

“In qualità di gruppo itinerante il paddock non ha intenzione di sostenere la vaccinazione prima di quella già programmata dal sistema sanitario in Gran Bretagna”, il comunicato di replica emesso da un portavoce della dirigenza.

A questo punto, anche se a malincuore, pure le squadre dovranno adeguarsi al piano dettato dal vertice.

Ricordiamo che la F1 sarà impegnata sul circuito di Sakhir a partire da venerdì 12 marzo per la tre giorni di prove invernali, prima del debutto vero e proprio della stagione sempre sul medesimo tracciato il 28 marzo.

Il campionato 2021 si appresta ad essere il più lungo della storia della categoria con ben 23 eventi, ma l’allarme Covid tutt’ora diffuso potrebbe modificare il programma.

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Chiara Rainis

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