MotoGP, Crutchlow torna sulla Yamaha: “Tester ruolo perfetto”

Crutchlow in Qatar risale su una Yamaha M1. Ha già corso con la moto di Iwata nei primi anni di MotoGP e adesso lo farà in qualità di tester.

Cal Crutchlow MotoGP Yamaha
Cal Crutchlow (foto MotoGP.com)

Cal Crutchlow torna in sella a una Yamaha M1, abbastanza cambiata rispetto a quella con la quale debuttò in MotoGP nel 2011 e che utilizzò fino al 2013. La sua lunga esperienza in Honda può essere di grande aiuto per migliorare la moto di Iwata.

Il pilota inglese è diventato tester Yamaha MotoGP al posto di Jorge Lorenzo e in questi giorni sarà in pista in Qatar. Oggi per il primo shakedown e poi per i test veri e propri. Dovrà adattarsi in fretta alla M1 per fornire i feedback necessari ai tecnici su cosa migliorare della moto.

Crutchlow è molto motivato per questa nuova esperienza, convinto che sia la scelta giusta per continuare ad essere nel mondo MotoGP senza lo stress che aveva fino al 2020: «È bello essere tornato in Yamaha dopo tanti anni. Essere un tester è il ruolo perfetto per me. Cercherò di essere veloce e di dare più informazioni possibili».

L’ex pilota LCR Honda vuole aiutare la casa di Iwata a fare il passo che finora è mancato per vincere il titolo MotoGP, anche se ovviamente non sarà semplice: «Ci sono diverse cose su cui lavorare. Innanzitutto devo adattarmi alla moto e servirà del tempo. Volevamo iniziare da Sepang, però il test è stato annullato. È stata una scelta di Yamaha non scendere in pista prima d’ora».

Cal durante l’inverno ha dovuto anche fare i conti con dei dolori lombari accusati dopo la gara di Portimao 2020. Chiaramente spera di averli superati e di poter dare il massimo in questi test in Qatar: «Spero di non avere problemi sulla moto. Porto con me la mia esperienza, ma non necessariamente le mie informazioni sulla Honda possono essere trasferite alla Yamaha. Ogni produttore ha la propria filosofia e il proprio DNA».

Il rider inglese chiarisce che le informazioni sulla RC213V potrebbero anche non essere utili allo sviluppo della M1. Ovviamente darà la sua opinione agli uomini Yamaha basandosi anche sul lavoro svolto in Honda, però a pesare sarà soprattutto il lavoro in pista e i dati che riuscirà a raccogliere con i chilometri percorsi.

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