Santi Hernandez, capotecnico di Marc Marquez, racconta in questa video intervista come la Honda si sta preparando al rientro del suo campione
La Honda e il suo campionissimo Marc Marquez sono reduci da una stagione quantomeno complicata. L’incidente alla gara inaugurale e il conseguente infortunio hanno impedito al Cabroncito di lottare per il suo quinto Mondiale consecutivo, e il team, per la prima volta dal 2004, non ha vinto nemmeno un GP. La data del ritorno in pista di Marquez è ancora sconosciuta e, anche quando riprenderà il suo posto in sella, dopo un anno di assenza servirà un approccio un po’ diverso dal solito. A non cambiare, tuttavia, è l’obiettivo del team, nonostante si ritrovi in una situazione senza precedenti. A spiegarlo in questa video intervista è il suo capotecnico Santi Hernandez.
Il 2020 è stato un anno difficile e strano, specialmente in pista. Che cosa hanno insegnato queste circostanze uniche a te e al tuo team?
In pratica è stato un anno difficile perché l’infortunio di Marc è stata una situazione strana, in cui non ci eravamo mai ritrovati in MotoGP. Ovviamente, dopo è subentrato Stefan a sostituirlo: all’inizio è stato strano perché lui è il collaudatore e pensavamo che sarebbe rimasto solo per tre GP. Poi, però, gara dopo gara, ci siamo resi conto che Marc non sarebbe tornato e alla fine Stefan ha disputato l’intera stagione. Per lui è stata dura, perché non è facile combinare i ruoli di collaudatore e titolare, ma passo dopo passo ha capito come guidare la moto in gara e il team e la Honda hanno lavorato molto bene per provare nuove soluzioni in ottica futura e migliorare in gara con Stefan. Alla fine credo che abbiamo fatto un lavoro grandioso, sia noi che il pilota, perché ha ottenuto ottimi risultati, ha lottato per la top ten e questo è stato molto importante.
Quale sarà l’approccio del team in assenza di Marc ai test in Qatar?
Per il team e per la Hrc non cambia nulla. Ovviamente, vogliamo che Marc torni il prima possibile, perché lui è il nostro pilota. Ma siamo felici di avere Stefan, che l’anno scorso ha lavorato bene. Ora insieme a lui vogliamo cercare di comprendere le novità per questa stagione, mettere a punto la moto al meglio possibile per essere pronti al ritorno di Marc e dargli il miglior materiale per ottenere buoni risultati. La cosa più importante è provare le soluzioni e approntarle per il suo ritorno.
Cambierà l’approccio alla nuova stagione, visto che Marc non corre da un anno?
L’approccio a questa stagione è un po’ diverso dal passato. Non avendo lui corso da un anno per via del suo infortunio, prima di tutto dovremo capire come si sentirà Marc fisicamente e poi quale sarà il suo feeling con la nuova moto, che è l’aspetto più importante. Ma quando lavori con un pilota come lui, devi sempre pensare a lottare per il titolo. Ovviamente quest’anno sarà un po’ differente ma dal canto mio non solo spero, ma sono convinto che anche Marc penserà al Mondiale.
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