Dopo il miglior tempo di ieri, oggi Aleix Espargarò si conferma tra i primi, con il terzo posto. Il salto di qualità è arrivato?
“È solo un test, ma ho fatto un buon tempo e anche il mio passo è buono. Siamo più competitivi, siamo cresciuti”. È giunto finalmente il momento tanto atteso del grande salto di qualità per la Aprilia? A guardare ai risultati dei primi due giorni di test MotoGP in Qatar, verrebbe proprio da dire di sì.
Ieri Aleix Espargarò aveva piazzato il miglior tempo, oggi si è fermato al terzo posto, ma a soli due decimi dai primi. Risultati decisamente incoraggianti per quella che fino ad oggi era la cenerentola della griglia di partenza. “Nel 2020 non siamo riusciti a trovare il bilanciamento che ci avrebbe permesso di restare stabilmente tra i primi dieci”, racconta il pilota spagnolo. “Ma adesso è un’altra storia: siamo vicini ai migliori e non solo per un giro. Ho fatto una simulazione di gara con tanti giri sul piede dell’1:54”.
Le novità comparse sulla RS-GP, del resto, sono tante: dal telaio all’aerodinamica con un’ala più carica, dal codone con lo smorzatore inerziale al forcellone in carbonio, dalla testata del motore più leggera all’elettronica con un nuovo controllo di trazione e anti impennamento. “Rispetto all’anno scorso la moto non è stata rivoluzionata, ma i tanti dettagli che sono stati cambiati fanno la differenza”, conferma Espargarò. “Siamo migliorati tanto in accelerazione, la moto si impenna meno, ma ci manca un po’ di velocità. Siamo andati in una direzione di maggiore stabilità e non abbiamo più il chattering che si verificava in passato, questo è positivo. Dobbiamo ancora trovare un buon bilanciamento e cercare di rendere la moto più agile”.
Ciliegina sulla torta, per la prima volta la moto veneta è scesa sotto il peso minimo regolamentare di 157 kg, il che permette agli ingegneri di giocare con le zavorre. “Da tre anni facevo pressione su Romano (Albesiano, il direttore tecnico, ndr) per rendere la moto più leggera e sotto questo aspetto hanno fatto un grande lavoro”, ribadisce Aleix. “In pista si sente, in frenata ma non solo. La moto rimane un po’ pesante nei movimenti, perché è più stabile e il carico aerodinamico è molto. Ma se nel 2020 perdevamo un decimo in accelerazione solo per il peso della moto, adesso va molto meglio”.
Insomma, per la Aprilia sembra arrivata davvero la volta buona: “Non mi voglio illudere troppo, anche l’anno scorso ero molto contento, poi è stato uno shock”, mette le mani avanti l’iberico. “Ma dopo i test di Jerez e questi primi due giorni qui in Qatar, chiaramente, sogno un po’. Durante l’inverno hanno lavorato sodo a Noale e io sono più ottimista, sono molto positivo”.
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