Il Presidente della Ferrari Elkann non nasconde il disappunto per la scorsa stagione del team, ma si dice ottimista per il futuro.
Cosa stia succedendo a Maranello è un interrogativo che ci poniamo tutti da tempo. Incapace di trovare il bandolo della matassa dal punto di vista tecnico, spesso protagonista di atteggiamenti criticabili come l’annuncio del licenziamento di Vettel per il 2021 alla vigilia dello scorso campionato, e al centro di voci e indiscrezioni disturbanti come quella recentissima sulla possibile cacciata del boss Mattia Binotto prima del GP del Bahrain, la Ferrari ha deluso non solo i tifosi, ma anche e soprattutto sé stessa e la dirigenza.
Com’è possibile che un team del suo blasone non sia più in grado di vincere? Che cosa sta sbagliando?
Il messaggio di Elkann deve servire da sprone
Alla luce della sua totale incompetenza in materia di motori, il buon John, erede del compianto Sergio Marchionne, di certo non si è spinto a rispondere a questi interrogativi pungenti, tuttavia, ha lanciato una frecciata che sia mai che possa sortire qualche effetto positivo.
In occasione delle celebrazioni per i 100 anni del nonno Gianni Agnelli che si terranno il prossimo 12 marzo, l’attuale capo supremo di Stellantis ha dichiarato che suo nonno oggi “sarebbe molto deluso dai risultati della Scuderia, come d’altronde tutti noi fan del marchio”, le sue parole inclusive pronunciate al quotidiano del gruppo La Stampa.
Siccome non può essere tutto negativo, anche per ragioni meramente finanziarie e di influenza sulle borse, il 44enne ha poi sfoderato un certo ottimismo per l’avvenire. Merito della line-up fresca e scattante composta a Charles Leclerc e Carlos Sainz. Un nuovo capitolo che potrebbe portare ad un futuro migliore.
“Personalmente sono fiducioso”, ha detto. “Abbiamo due piloti giovani e anche se non sono abituati a vincere, hanno tanta voglia di allenarsi per farcela. Con la loro umiltà e determinazione stanno contagiando tutta la squadra”, ha concluso con un’affermazione in stile Crozza quando imitava Arrigo Sacchi.
Chiara Rainis