Sainz si affida alla speranza di avere un’auto competitiva. Intanto la Ferrari fa sapere che accetterà il vaccino offerto dal Bahrain.
A poche ore dallo svelamento della nuova SF21 Carlos Sainz alimenta le attese. Se il boss della Haas Gunther Steiner si è dichiarato ottimista a proposito dei progressi della power unit Ferrari, lo spagnolo, appena arrivato nel team ha parlato di “domanda da un milione di dollari”.
Consapevole di non poter rispondere fino al riscontro in pista, il #55 ha affermato alla brasiliana Globo: “Non lo sapremo finché non saremo in Bahrain e non mi riferisco ai test bensì alla gara. Negli ultimi mesi ho seguito da vicino i lavori e cercato di dare il mio supporto. Ci sono dei segni incoraggianti, ma allo stesso tempo è difficile capire qualcosa non sapendo a che punto sono gli avversari”.
Con ancora un po’ di pazienza, dunque, avremo la risposta. Dopo tutto, come ha tenuto a sottolineare lo storico progettista della Rossa Mauro Forghieri, dopo la crisi vi è sempre una risalita.
Sì al vaccino proposto dal governo di Manama
Ormai pronti all’avvio del breve inverno del Circus, che quest’anno durerà appena 3 giorni, alcune scuderie hanno già dato il loro ok alla somministrazione al proprio personale della doppia dose di siero Pfizer-BioNTech offerta dalle autorità del Paese mediorientale.
Malgrado la F1 con un comunicato ufficiale abbia invitato a seguire il protocollo britannico, Ferrari e Mercedes hanno optato per fare diversamente evitando così di gravare sul sistema sanitario nazionale.
Per quanto concerne i piloti Charles Leclerc essendo guarito dal Covid da poche settimane non riceverà alcun vaccino, al contrario di Carlos Sainz. Stessa procedura per Lewis Hamilton, risultato positivo a novembre, e Valtteri Bottas.
La struttura medica verrà allestita nei pressi del circuito di Sahkir. In questo modo i membri delle scuderie non avranno problemi logistici.
Chiara Rainis