Il talent scout della Red Bull Marko ha esaltato il lavoro fatto dalla Honda per questa stagione. Realtà o strategia?
Se si pensa a quanto per anni la Red Bull abbia insultato e umiliato la Renault, la Honda dovrebbe essere felice per le parole d’amore pronunciate a mezzo stampa dal boss Christian Horner e dal cacciatore di talenti Helmut Marko malgrado lo strappo improvviso reso noto lo scorso ottobre.
Come noto il motorista di Sakura ha annunciato a sorpresa l’addio alla F1 al termine della campagna 2021, ma ovviamente, per evitare di danneggiarsi a livello d’immagine ha accettato non solo di continuare a seguire ed assistere il team austriaco in maniera ufficiosa fino al 2025, ma ha altresì anticipato tutti gli aggiornamenti che sulla carta sarebbero stati applicati sull’unità 2022.
L’esaltazione di Marko per la PU giapponese
A questo proposito il 77enne non ha taciuto una certa euforia per quello che attende la scuderia tessendo le lodi del produttore nipponico, autore, a suo dire, di un grandissimo lavoro.
“Grazie alla loro power unit compatta, siamo riusciti ad ottimizzare il posteriore dell’auto. Hanno fatto una vera opera d’arte. Siamo davvero impazienti di scendere in pista e misurarci con i nostri rivali”, ha affermato.
Già da domani potremo saperne un po’ di più. Se ci basiamo sulla classifica del 2020 l’equipe con base a Milton Keynes dovrebbe essere la prima avversaria della Mercedes, tuttavia non vanno sottostimate né l’Aston Martin, né la McLaren, entrambe con unità di Stoccarda, ma soprattutto dotate di un pacchetto tecnico che ricorda quello della vecchia W11.
“Le Frecce Nere sono favorite, ma personalmente sono piuttosto fiducioso. Il propulsore Honda si è ulteriormente rafforzato nel corso dell’inverno. In fabbrica hanno lavorato notte e giorno per quest’ultimo sforzo”, ha chiosato il manager dettando come obiettivi per il campionato al via da Sakhir il 28 marzo delle vittorie di gara e possibilmente quella iridata.
Chiara Rainis