La Yamaha si prende le prime tre posizioni nella quarta giornata di test MotoGP in Qatar. E la prima è appannaggio di Maverick Vinales
“Per ora le sensazioni sono assolutamente positive, sono molto soddisfatto”. È una Yamaha che fa paura, quella che ha messo il turbo nella quarta giornata di test MotoGP in Qatar. E in particolare Maverick Vinales, autore del miglior tempo del turno, che apre la tripletta del suo marchio, stando davanti ai compagni Franco Morbidelli e Fabio Quartararo.
Merito sicuramente di Losail, che oggi, con il calo del vento, l’aumento delle temperature e l’asfalto finalmente pulito e gommato ha dato il meglio di sé, concedendo condizioni ideali per la M1. Ma non solo: anche la moto sembra aver confermato quella crescita che ci si attendeva.
“Per capire bene a che livello siamo bisognerà provare la moto su un circuito con meno aderenza, visto che su questa pista ce n’è tanta”, mette le mani avanti Top Gun. “Le indicazioni dovranno trovare riscontro anche su altri tracciati, ma sembra che tutto vada per il meglio. L’ultimo giro con le mie gomme è stato molto buono e sento che la moto è pronta”.
Dopo essere già rimasto scottato da una velocità nei test e nelle prime gare che si è poi rivelata effimera, stavolta il catalano non ha alcuna intenzione di cantar vittoria prima del tempo: “Stiamo lavorando per trovare la miglior messa a punto”, ribadisce. “Con meno aderenza per noi sarà più difficile, ma penso che abbiamo gli strumenti per rimediare a questo problema e fare bene anche su piste dalle caratteristiche differenti”.
Eppure il lavoro in casa Yamaha ferve, e i risultati finalmente sembrano darle ragione. Vinales oggi ha lavorato molto anche sullo scatto: “Ho cercato di migliorare anche sulle partenze, non solo per quanto riguarda l’avviamento, ma anche la parte meccanica. Era importante provarlo, perché in questa MotoGP ci si gioca realmente molto al via”.
Maverick manda dunque in archivio la penultima sessione di queste prove pre-campionato con la soddisfazione di guardare tutti dall’alto verso il basso. Con la consapevolezza che la differenza vera bisognerà farla quando saranno in palio i punti veri. “Al Gran Premio sarà tutto diverso”, chiosa. “Conterà solo dare il massimo”.
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