Il guasto al cambio e problemi di bilanciamento tormentano la prima giornata di test F1 della Mercedes. Ma Lewis Hamilton minimizza
“La stagione è iniziata male per noi oggi, siamo piuttosto in ritardo sul nostro programma di prove”. La disamina della giornata inaugurale dei test F1 per la Mercedes emerge in modo onesto e quasi brutale dalle parole del direttore degli ingegneri in pista, Andy Shovlin.
Del resto il debutto della W12 è stato davvero deludente. Dopo un solo giro Valtteri Bottas si è fermato per un guasto al cambio, poi nel pomeriggio Lewis Hamilton ha scoperto un ulteriore problema di bilanciamento. Risultato finale: appena un decimo posto per l’inglese, un quattordicesimo per il finlandese.
Ma, soprattutto, la miseria di 48 giri completati, ben 91 in meno rispetto alla diretta rivale Red Bull, stakanovista di giornata. Un esordio insolitamente in salita per i campioni del mondo in carica. Che, però, non preoccupa troppo Hamilton, che cerca di vedere comunque il bicchiere mezzo pieno.
“Questi inconvenienti servono a metterci alla prova”, commenta a fine giornata. “Tutti hanno lavorato estremamente sodo per essere pronti per questi test. Abbiamo avuto un problema molto sfortunato stamattina, che ha fatto perdere tempo a Valtteri, e il team si sta impegnando per cercare di capirne la ragione. Non abbiamo scelta se non quella di prendere il lato positivo. Anche nel pomeriggio abbiamo avuto delle difficoltà, ma viviamo per trovare soluzioni ai problemi che ci si presentano”.
Come se non fossero bastati gli inconvenienti tecnici, ci si è messo anche il vento: “Non ho mai visto prima arrivare qui in pista una tempesta di sabbia, in tutti gli anni in cui ho girato su questo circuito”, ammette l’anglo-caraibico. “La sabbia si muoveva come si sarebbe mossa la pioggia. Riempire le gomme di polvere non è il massimo per la loro durata e, in queste condizioni, avere una costanza di rendimento sul passo gara è difficile. Sul giro singolo non è tremendo, ma in questo momento dell’anno bisogna fare molte tornate per raccogliere dati”.
Un veterano come lui sa come affrontare situazioni del genere: “Mi ricordo che nel 2007 avevo dieci giorni di test in macchina, ora ne abbiamo sempre meno: quest’anno saranno uno e mezzo prima della prima gara, con diverse gomme e diverse modifiche aerodinamiche”, spiega l’iridato in carica. “Quindi non è facile, ma vale lo stesso per tutti. Mi piace pensare che i miei nove anni di esperienza in questa squadra mi aiuteranno a tirare fuori il massimo”.
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