MotoGP Qatar, Vinales: “Pronto per lottare, Yamaha ha delle armi”

Vinales di umore positivo dopo il test MotoGP in Qatar. Il pilota Monster Energy Yamaha è fiducioso per l’inizio del campionato 2021 a Losail.

Maverick Vinales
Maverick Vinales in pista nei test MotoGP di Losail, in Qatar (Foto Yamaha)

Complessivamente i test MotoGP in Qatar sono andati positivamente per Maverick Vinales, uno dei piloti più veloci in pista. In teoria è tra coloro che dobbiamo attenderci protagonista nelle prime due gare a Losail.

In teoria, perché lo spagnolo già in passato ha fatto vedere di scomparire alla domenica dopo aver fatto test e prove positive. Un grosso problema per lui è la partenza, aspetto sul quale ha cercato di lavorare in questi giorni di pre-campionato. La pista qatariota rimane certamente più adatta alle Ducati, però in casa Yamaha c’è voglia di vincere.

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MotoGP, test Qatar: le sensazioni di Vinales

Vinales al termine dell’ultimo giorno di test MotoGP in Qatar ha espresso le seguenti considerazioni: «Abbiamo lavorato bene – riporta Marcacon calma, provando tante cose. Abbiamo capito dove siamo e cosa fare per migliorare. La direzione è buona, la moto quest’anno è più maneggevole. Mi sento pronto per stare davanti e lottare. Serve migliorare le partenze. Il test è stato positivo, i tempi sono buoni e siamo migliorati come ritmo. Ho la sensazione che abbiamo fatto il nostro lavoro».

Il pilota del team Monster Energy Yamaha è di morale positivo in vista dell’inizio del campionato, a fine marzo proprio a Losail: «Sono al 70% delle fiducia. Per essere al 100% devi vivere il weekend di gara. Non sono né entusiasta né deluso. Comunque mi sento bene anche guidando in condizione di basso grip e questo è importante. Sono in una situazione che fa ben sperare per il Gran Premio».

Maverick ha risposto anche in merito al nuovo telaio della M1: «L’ho provato e mi sono sentito molto a mio agio. I tempi sono venuti facilmente, è un buon segnale. Anche se il gran premio sarà difficile a causa dei rettilinei, abbiamo le nostre armi».

Il rider spagnolo non si è confrontato ancora con il nuovo tester Cal Crutchlow, ma lo farà: «Dobbiamo ancora parlare. Penso stia facendo un buon lavoro. Ne toglie un po’ a noi, permettendoci di concentrarci su altre cose».

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