La F1 è pronta a scattare per l’inizio della stagione 2021 e noi di Tuttomotoriweb abbiamo provato ad analizzare i test appena conclusi
C’è grande attesa per la stagione di F1 che è ormai alle porte. Le vetture scatteranno il prossimo 28 marzo per il primo GP dell’anno in Bahrain. Proprio sul circuito di Sakhir però i piloti hanno già cominciato ad assaggiare le loro nuove vetture per capirne il limite in vista di questa annata.
Dai test è apparsa in grande forma la Red Bull, che quest’anno potrà finalmente puntare su due piloti di valore visto l’arrivo di Perez che affiancherà Verstappen. In difficoltà, invece, la Mercedes, che come sappiamo però gioca spesso a nascondino durante le prove per poi piazzare la zampata quando più serve.
Una F1 molto più equilibrata nel 2021
In ripresa la Ferrari che ha mostrato sicuramente di aver fatto dei passi in avanti a livello di potenza motore, ma è difficile capire se questo basterà per riportarla quantomeno in zona podio (obiettivo minimo per questo 2021). Chi continua a sorprendere è invece la McLaren, che forte del nuovo propulsore Mercedes sembra seriamente poter fare qualche scherzetto a tutto il lotto durante l’anno.
L’Alpine forte di un Alonso affamato come non mai promette battaglia a centro gruppo, chissà però che non possa arrivare anche qualche sorpresa, in fondo Nando ci ha abituato anche in passato a colpi di cosa clamorosi. Discorso a parte per l’Aston Martin, che è molto ambiziosa e punta a giocarsela per il podio ogni domenica.
Nel paddock però già ventilano nuovamente spifferi di possibili parti copiate. Per ora tutto tace, ma la bomba potrebbe esplodere come un anno fa durante il campionato. Buone anche le prestazioni di Alpha Tauri e Alfa Romeo, mentre sono apparse in ripresa Haas e Williams. L’impressione in ogni caso è che assisteremo ad un campionato più equilibrato rispetto al passato per quanto concerne la zona punti. Difficile fare previsioni invece per il titolo. Al momento la Red Bull sembra un pelino avanti, ma c’è da capire quanto si è nascosta Mercedes durante i test.
Antonio Russo