KTM si ritrova dinanzi ad una nuova situazione per il comparto motori. Perse le concessioni, la RC17 si affiderà a due motori in meno.
KTM deve fare i conti con la fine delle concessioni regolamentari dopo aver conquistato tre vittorie e cinque podi nel 2020. Fino alla prima gara del Qatar può mettere mano al suo V4. ma poi dovrà congelare lo sviluppo. Ma le conseguenze non finiscono qui, perché alla pari degli altri costruttori (ad eccezione di Aprilia) dovrà contare solo su sette motori per 20 gare e non più nove. Di conseguenza a Mattighofen hanno dovuto concentrare l’attenzione sull’affidabilità dei propulsori per garantirne una durata maggiore.
Mike Leitner, Race Manager di KTM, ammette una certa revisione di programmi in ottica 2021. “Non siamo stati in grado di fare tutto ciò che avremmo potuto fare quando avevamo i benefici. Sarebbe stato utile anche provare i motori nella nuova configurazione nel caldo di Sepang – ha dichiarato a Speedweek.com -. Ma sfortunatamente il test in Malesia si è interrotto. Ecco perché ora dobbiamo essere ancora più conservatori quando si tratta di mappatura del motore. Ma la potenza del motore con cui abbiamo guidato nel 2020 sarà sicuramente disponibile anche per l’inizio della stagione 2021″.
I nuovi motori della KTM RC16 dovranno durare in media 2000 km, una percorrenza già testata nella scorsa stagione con un buon margine di successo. “Nelle sessioni di prove libere di venerdì abbiamo cambiato solo un numero di motori dopo 2000 km – ha aggiunto Mike Leitner -. Questo ci ha permesso di vedere quali cose dobbiamo cambiare. Abbiamo apportato queste modifiche in inverno”. Ancora non è certo il numero di Gran Premi per quest’anno, quindi resta un certo margine di sfruttamento. “Non sappiamo ancora se avremo tutte le 20 gare della MotoGP o solo 18 o 16. Se si disputeranno meno gare di quelle pianificate, potremo utilizzare i motori consentiti in modo diverso rispetto al programma completo con 20 eventi”.