Valentino Rossi e il Covid: “L’ho preso così. E ora vi dico: vaccinatevi tutti”

Valentino Rossi parla dei temi di più stretta attualità, dalla pandemia di coronavirus alla nomina di Mario Draghi, fino ai vaccini

Valentino Rossi
Valentino Rossi (Foto Petronas)

Un Valentino Rossi inedito, quello che si è concesso per una lunga intervista ai microfoni del quotidiano La Repubblica. Che non si tira indietro nemmeno di fronte alle tematiche non sportive, anzi addirittura chiede esplicitamente di parlare degli argomenti di più stretta attualità. A partire, naturalmente, dal Covid-19, un problema che lo tocca in prima persona, visto che lui stesso ne è stato contagiato. Il Dottore racconta così il modo in cui si è preso la malattia.

“La domenica di Le Mans torno qui e vado a mangiare una pizza”, spiega il fenomeno di Tavullia. “Incontro questo ragazzo di Milano, ci conosciamo da tanto. È felice, mi racconta, ‘perché in città è un inferno ma mi sono appena arrivati i risultati del tampone: negativo’. Non so neanche se l’ho abbracciato o gli ho solo dato la mano. Però due giorni dopo mi telefona, ha un po’ di febbre: ahia, penso. Altri 2 giorni e mi sveglio con un mal di schiena bestiale e la temperatura alta. Alè, è andata”.

Più che i sintomi, a far male al nove volte campione del mondo è stato l’isolamento assoluto: “Respiravo abbastanza bene”, prosegue. “Mia madre era spaventata ma eravamo attentissimi, mi lasciava da mangiare e scappava via: se lo è preso anche lei, poverina. È stata dura perché ero isolato da tutto. Io, che da quando sono nato è sempre una festa, perché chiunque incontro mi sorride e mi sembra di portare allegria: mi sono sentito un appestato. Un diverso. Credo di aver capito cosa sia la solitudine: non mi era mai successa una cosa del genere”.

Valentino Rossi a favore dei vaccini contro il Covid

Anche per questo motivo lui, che ha avuto come i suoi colleghi del Motomondiale la possibilità di vaccinarsi in Qatar nei giorni scorsi, spinge fortemente affinché tutti i connazionali si sottopongano quanto prima alla vaccinazione. “Spero che lo facciano tutti e al più presto”, afferma. “Penso agli anziani. E ai miei genitori, che ormai cominciano ad avere una certa età. Ma anche ai ragazzi. Perché questa storia ci sta logorando. Noi della MotoGP possiamo almeno portare un pizzico di gioia, leggerezza: siamo come il calcio e la F1, un intrattenimento. La gente quando mi vede mi vuole bene perché ho fatto passare loro un sacco di domeniche belle. E ora ne avrebbe bisogno”.

Quanto alla politica, Valentino Rossi afferma di nutrire grande stima per il nuovo premier Mario Draghi, ma soprattutto per il nostro popolo: “Molto. È in gamba. Ci voleva un uomo così, in un momento del genere. È tosto, ha un sacco di esperienza: dobbiamo avere fiducia. Mi rende ottimista, ma mi rendono ottimista anche gli italiani: perché quando c’è un allarme, sappiamo sempre reagire nella maniera giusta. Purtroppo poi ci rilassiamo, così come è successo dopo la scorsa estate”.

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Valentino Rossi (Foto Petronas)
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