Giorgio Terruzzi non si sbilancia sulle possibilità della Ferrari nel campionato del mondo di Formula 1 2021 che sta per prendere il via
Qualche segnale positivo lo si è iniziato a vedere, dagli esiti dei test F1 in Bahrain. Ma da qui ad aspettarsi una frettolosa resurrezione della Ferrari ce ne passa.
A fare il punto, in maniera schietta ma quasi brutale, senza nascondere un doveroso realismo che confina con lo scetticismo, sul potenziale del Cavallino rampante in vista del campionato del mondo di Formula 1 2021 che sta per prendere il via, ci ha pensato l’esperto giornalista Giorgio Terruzzi sulle colonne del Corriere della Sera.
“Potenza, affidabilità, fedeltà dei dati ottenuti nelle simulazioni”, scrive. “Sono questi gli ingredienti utili al tacito ottimismo dei tecnici e alla speranza dei tifosi Ferrari. Niente che garantisca un accenno di euforia, viste le delusioni recenti”. Qualche sprazzo di ottimismo può venire dal lavoro svolto sul propulsore: “Di certo il motore ha recuperato parte della spinta perduta nel 2020. In che percentuale lo vedremo già in Bahrain“.
Ma qualche cavallo in più non può essere sufficiente a colmare il divario dal vertice, avverte Terruzzi: “La potenza, in ogni caso, non basta affatto. Tanto è vero che nelle analisi effettuate a Maranello, il motore dello scorso anno è risultato colpevole ‘a metà’ della mancata prestazione. Il resto pesava sull’aerodinamica e per questa ragione è stato rivisto il retrotreno, sospensioni comprese. Il vero nodo sta qui: nella sinergia da trovare tra incremento della potenza e nuove soluzioni adottate per ottenere maggiore aderenza”.
Insomma, gli aspetti positivi che la Ferrari ha sventolato dopo le prove pre-campionato rappresentano solo un primo passo: “Il fatto di aver rilevato una corrispondenza tra ciò che è emerso in galleria del vento e i primi riscontri in pista è confortante, ma vale come base di partenza”.
Nessuno, insomma, sembra aspettarsi una Rossa in grado di inserirsi nella battaglia per il titolo iridato con Mercedes e Red Bull. Più probabile che la vedremo coinvolta nella bagarre a centro gruppo, che del resto si preannuncia anch’essa piuttosto serrata.
“Toccherà disputare una sorta di partita a scacchi ogni GP”, conclude Terruzzi. “Non a caso, la Ferrari pare sia più fiduciosa sul rendimento in qualifica piuttosto che in gara, quando l’equilibrio delle componenti detterà il consumo gomme e quindi il passo. Un equilibrio che dovrà funzionare in fretta, anche per non distrarre risorse dal progetto per la prossima stagione. Per questo si resta abbottonati: sulla stoffa di questa macchina ballano aspettative pesanti, urgenze assolute e il destino di molti uomini in rosso”.
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