L’amministratore delegato del gruppo Renault, Luca De Meo, racconta l’eccezionale esordio di Fernando Alonso sulla nuova Alpine
La classe non è acqua. Non si vincono due campionati del mondo di Formula 1 per caso. E così, anche a 39 anni d’età ormai suonati, Fernando Alonso conserva intatto il suo ampio bagaglio di esperienza e di talento, che ora è in grado di portare in dote al suo nuovo team, la Alpine, per portarla a compiere il tanto agognato salto di qualità.
Gli sono bastati pochi giri, infatti, per cominciare a fare la differenza al suo ritorno nella squadra francese, indirizzando lo sviluppo della monoposto grazie alla sua sensibilità tecnica. A raccontare questo travolgente esordio di Alonso sulla neonata vettura transalpina è stato Luca De Meo, l’amministratore delegato del gruppo Renault, la mente italiana dietro al cambio di marchio della scuderia di Enstone e all’ingaggio del due volte iridato.
“Quello che ho sentito dal team è che sembra che non abbia mai lasciato la Formula 1”, ha raccontato l’ad, visibilmente sorpreso, in una conferenza stampa alla presenza di alcune testate selezionate. “Gli ci sono voluti dieci giri per trovare il limite della vettura. Poi è sceso e ci ha detto: ‘Questo non funziona, questo nemmeno'”.
Nonostante questo inizio sorprendente, comunque, per De Meo è ancora troppo presto per parlare in modo realistico di vittorie da parte della Alpine. Ciò non significa tuttavia che la squadra abbia semplicemente intenzione di disinteressarsi di questa stagione per concentrarsi sul suo futuro a lungo termine. “Non possiamo farlo per i nostri piloti”, ha insistito. “Fernando non sarebbe contento se ci limitassimo a lasciar andare questo campionato. Lui vuole sempre vincere e anche Esteban (Ocon, ndr), essendo un giovane pilota, non vuole perdere altro tempo”.
Il piano della Alpine, tuttavia, è di ampio respiro. Tanto che le indiscrezioni sul possibile abbandono della Renault al massimo campionato automobilistico sono ormai dimenticate: “Non volevo essere l’uomo che avrebbe sotterrato quarantaquattro anni di storia del nostro marchio in Formula 1“, ha chiosato eloquentemente De Meo.
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