La Williams non esiste e neppure Russell. Scivolone di Netflix nella serie dedicata alla F1 e subito scatta la protesta dei protagonisti.
Come sia potuto succedere non si sa. Sta di fatto che la serie di Netflix “Drive To Survive” dedicata al mondo della F1 continua a far parlare di sé in toni non proprio entusiastici.
Voluto e agevolato da Liberty Media per tentare di conquistare un pubblico estraneo ai motori e possibilmente giovane, il programma è inciampato su una dimenticanza. Non solo avrebbe saltato a pie pari la Williams, ma avrebbe addirittura omesso la bellissima prestazione di George Russell in Bahrain quando a causa della positività al Covid di Lewis Hamilton venne ingaggiato dalla Mercedes per sostituirlo.
Williams cancellata da DTS. La famiglia si fa sentire
Primo ad intervenire è stato proprio il #63, amareggiato e sorpreso per non essere stato inserito nell’episodio numero 10 malgrado l’exploit al volante della W11 appena scoperta.
Getting to episode 10 and realising you’re not in #DriveToSurvive… pic.twitter.com/huDY1MVRd6
— George Russell (@GeorgeRussell63) March 20, 2021
In seguito è stato il turno del marito della vice boss Claire, nonché figlia del fondatore ad esprimere il proprio disappunto e la frustrazione per non aver menzionato la scuderia e il suo passaggio di proprietà alla Dorliton Capital.
“E’ dura da credere che ci fosse una storia più importante della vendita di una delle squadre più storiche e di successo che la F1 abbia mai avuto”, ha scritto Marc Harris sulla sua pagina Instagram. “Attiva per 50 anni, 16 mondiali vinti, un patron leggendario come Frank e una famiglia costretta all’addio di uno sport che hanno contribuito a rendere ciò che è, non viene neppure menzionata. Che vergona!”, ha giustamente attaccato insistendo sulla mancanza di rispetto. “E’ facile dire di non aver potuto accedere al box. In realtà sono state concesse una miriade di immagini che non sono state utilizzate”.
La sensazione è che se ci fosse stato ancora Bernie Ecclestone al timone il Circus non sarebbe mai caduto nella spettacolarizzazione. Speriamo che con Stefano Domenicali al posto del Baffo Chase Carey si possa tornare alle origini.
Chiara Rainis