Joan Mir deluso dopo il primo giorno di prove libere in Qatar. Fuori dalla top-10, chiede maggiore celerità nell’apportare migliorie alla moto.
Joan Mir resta fuori dalla top-10 al termine del venerdì di prove libere a Losail, c’è ben poco da essere felice. Undicesimo miglior tempo, fermando il cronometro a 1’54″914, a soli 13 millesimi dal tempo del decimo posto di Pol Espargaró. Per accedere alla Q2 dovrà migliorare le prestazioni sul giro. “È stata una giornata difficile, abbiamo dovuto aggiustare la moto. Non mi sono trovato male con la moto, resta da regolare in condizioni perfette per 1:53. A livello di passo mi trovo bene con le gomme usate, non sono molto indietro, ma dobbiamo continuare a migliorare”.
Non c’è bisogno di fasciarsi la testa ai box Suzuki, del resto nel 2020 le GSX-RR non sono mai partite davanti ma hanno chiuso con la conquista del titolo mondiale e il terzo posto finale. Eppure i tecnici di Hamamatsu sono chiamati a garantire migliori prestazioni sul giro secco. “Sono incazzato, non vale la pena di essere il campione. Era il primo giorno qui, sono tranquillo. Sarà molto difficile scendere nelle FP3, le temperature sono altissime. Se devi passare per la Q1, passi, non succede nulla. A volte siamo partiti molto tardi e siamo finiti sul podio. Nel ritmo sono tra i migliori. Tutto deve essere aggiustato”.
Aggiornamenti nel box Suzuki
Joan Mir attende ancora l’holeshot posteriore per la partenza, potendo contare solo su quello anteriore. Un aggiornamento che arriva con troppo ritardo nel box iridato. Nel sabato di qualifiche occorrerà piazzarsi nella top-6 per una scalata al podio più rapida. “Dobbiamo continuare a lavorare sui punti deboli e migliorarli. Siamo chiari, abbiamo poche cose da cambiare e possiamo fare la differenza. Non possiamo lottare per la pole, ma se Alex è in seconda fila, l’obiettivo è arrivarci”.
Bocciato il telaio 2021, il campione ha preferito quello della scorsa stagione. “Non mi vedo come un favorito, ma come uno di loro – ha aggiunto Joan Mir -. È normale, l’anno scorso abbiamo fatto un’ottima stagione ed è normale che siamo tra loro quest’anno. Non credo di essere l’unico favorito, ma solo uno dei più pericolosi. Adesso dobbiamo dimostrarlo, partiamo da zero e lavoriamo”.
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