Marko frena gli entusiasmi dopo la prima giornata di prove in Bahrain a favore della Red Bull e con la Mercedes ad inseguire.
I primi due turni di libere sul circuito di Sakhir hanno regalato quello che ci si attendeva e si sperava, ovvero battaglia sin dal semaforo verde e tempi molto ravvicinati. Addirittura 15 vetture raggruppate nello spazio di meno di un secondo.
“I tifosi vogliono la battaglia vera ed è ciò che avranno”, ha dichiarato il boss Mercedes Toto Wolff venerdì sera. Al momento la W12 sembra non essere all’altezza della RB16B e anche la McLaren fa paura. “Sabato pomeriggio ne sapremo di più. L’augurio è di essere alla pari con le Red Bull“, ha sostenuto il manager di Vienna.
“La nostra macchina pare essere competitiva in ogni condizione e la soluzione trovata da Honda per quanto riguarda una power unit più compatta si sta rivelando ottimale”, la replica gongolante a Servus Tv del talent scout dell’equipe di Milton Keynes Helmut Marko.
Le Frecce Nere hanno imbrogliato durante i test
Pur non avendo avuto paura di pronunciare la parola “titolo”, il dirigente austriaco ha ammesso di non fidarsi per nulla della diretta rivale visto che sia Hamilton, sia Bottas hanno concluso praticamente attaccati al #33.
“Sappiamo che hanno bluffato un po’, ma è altrettanto chiaro a tutti che il posteriore della loro monoposto non sia stabile. Fintanto che non avranno risolto quei problemi noi saremo davanti”, ha commentato lucido al Kronen Zeitung.
Malgrado Valtteri abbia definito la sua auto “inguidabile”, il responsabile del team di Stoccarda ha confermato che in fabbrica si sta lavorando a pieno regime e che già qualche aggiustamento in termini di bilanciamento aerodinamico è stato apportato.
La sensazione all’interno del garage energetico e un po’ in generale del paddock è dunque che quello dei tedeschi sia un impasse a scadenza ravvicinata. Staremo a vedere.
Chiara Rainis