Fabio Quartararo è terzo al termine delle prove libere del Gran Premio del Qatar di MotoGP, ma ancora in crisi di velocità di punta
Non è stata una prima giornata di prove libere del Gran Premio del Qatar negativa per Fabio Quartararo. Il nuovo arrivato alla Yamaha ufficiale si è subito piazzato terzo in classifica.
Ma la brutta notizia è che davanti a lui ci sono le due Ducati di Jack Miller e Pecco Bagnaia, che al momento appaiono davvero imprendibili. Il noto tallone d’Achille della M1, infatti, rimane quello della velocità di punta sul rettilineo, che è invece il punto più forte per la Rossa.
“Avevo bisogno di guidare forte oggi perché le condizioni erano diverse dai test”, ammette il Diablo. “Per me l’ultimo intermedio era strano, visto che l’ultima volta nelle prove lì andavo davvero veloce. Oggi, invece, ho perso molto, non riuscivo a portare velocità e ad uscire bene”.
E la differenza, sul dritto lungo un chilometro della pista di Losail, si fa sentire tutta: non a caso la moto di Borgo Panigale ha raggiunto quota 354 km/h al venerdì, mentre la Yamaha si è fermata sotto i 350.
“Dobbiamo adottare lo stesso stile delle moto rosse”, prosegue Quartararo, “ma ci mancano questa potenza e velocità massima, quindi nell’ultimo settore perdiamo un quarto di secondo. Quindi ci serve un miglioramento e speriamo che le condizioni della pista ci possano aiutare a fare quel passo in più”.
Gli fa eco il suo compagno di squadra Maverick Vinales, oggi sesto e preoccupato in vista di una gara in cui il team in blu rischia di essere risucchiato dal gruppo e di trovarsi invischiato nella bagarre.
“Di sicuro, domani dovrò migliorare un po’ il bilanciamento della moto e anche fare un aggiustamento ai freni che mi darà uno spunto in più nei sorpassi”, si propone Top Gun, “ma in generale conosco la pista, sento di avere dei punti in cui posso superare, specialmente nel terzo intermedio in cui andiamo abbastanza forte”.
Un segnale incoraggiante sembra giungere dal suo passo in condizioni di basso grip, che hanno sempre creato grosse difficoltà alla moto di Iwata: “Oggi l’aderenza era poca e abbiamo comunque fatto il tempo, quindi questo è positivo”, spiega Vinales. “Ma non so, è troppo presto per comprendere se i problemi siano passati o no, perché lo capiremo solo in gara. Di sicuro questa non è la pista ideale perché, se rimanessimo bloccati alla partenza, faremmo una grande fatica a recuperare. Ma ci stiamo lavorando”.
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