Joan Mir perde il podio nel Gran Premio del Qatar di MotoGP proprio all’ultimo rettilineo, superato dalle Ducati di Zarco e Bagnaia
Poteva essere la rimonta perfetta, quella che Joan Mir stava per portare a termine nel Gran Premio del Qatar. Partito addirittura dal decimo posto in griglia di partenza, con una condotta di gara accorta e amministrando gli pneumatici, il campione del mondo in carica era riuscito a risalire fino al podio.
Per la precisione, all’inizio dell’ultimo giro, lo spagnolo era riuscito a superare Johann Zarco alla curva 15 e a portarsi al secondo posto. “Sapevo che le gomme sarebbero calate molto sul finale di gara, per questo ho cercato di non spingere troppo all’inizio”, ha raccontato. “Volevo tenere la scia di Zarco per difendere il terzo posto. Ma in quel momento, per portare a casa più punti possibili, dovevo prendermi dei rischi e ci ho provato”.
Purtroppo per lui, tutto è sfumato all’ultima curva, quando è arrivato lungo. E ha concesso alle due Rosse di Zarco e di Pecco Bagnaia l’opportunità ideale per sfruttare la sua scia e tutti i loro cavalli nel successivo rettilineo lungo un chilometro. Loro non se lo sono fatti ripetere due volte, e lo hanno passato uno dopo l’altro.
“Sapevo di avere due Ducati infuriate alle mie spalle”, prosegue Mir. “Ho visto il traguardo che si avvicinava, ma sono stato superato da due missili. Mi hanno stupito: me ne aspettavo una, ma non due! La Desmosedici è un animale, va fortissimo sul dritto, ma i piloti la guidano molto bene e sono molto bravi a gestire la potenza. Forse sono andato un po’ largo, ma normalmente quella traiettoria ti dà più spunto sul rettilineo. Purtroppo non è bastato. Ho dato il 100%, ora so cosa dovrò fare la prossima volta”.
Il rammarico per il podio perso in volata, naturalmente, c’è. Ma è molta di più la soddisfazione per aver ritrovato competitività dopo due giorni in cui la sua Suzuki sembrava precipitata in un’improvvisa e sorprendente crisi.
“La cosa più importante è che finalmente ho ritrovato le sensazioni migliori”, conclude. “Fino a ieri, per qualche motivo, era stato un weekend difficile. Non riuscivo a fermare la moto, avevo tanti problemi. Spingevo come un animale, ma il giro buono non arrivava. Mi sentivo frustrato e arrabbiato, e si vedeva. Poi abbiamo rispolverato un elemento dell’assetto dell’anno scorso e il feeling è tornato”.
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