Alonso ha spiegato il motivo per cui è stato costretto al ritiro in Bahrain. Lo spagnolo mostra fiducia verso la sua Alpine.
Fernando Alonso è tornato. Combattivo come lo avevamo lasciato nel 2018, sul circuito di Sakhir il Samurai ha dimostrato di non aver perso nulla dello smalto di un tempo e di avere addosso soltanto un po’ di quella normale ruggine che si accumula quando si sta, anche per poco, lontani dalle competizioni.
Nel complesso, quindi, il suo primo GP della stagione è stato all’altezza delle attese. Pronto a dare battaglia e ad infilarsi in tutti i ruota a ruota possibili e immaginabili pur di portare a casa qualche punticino, il due volte iridato ha dovuto fare i conti con l’affidabilità della sua Alpine fermandosi al giro 34 per un presunto guasto ai freni.
Cosa è successo in realtà alla macchina di Alo
Rientrato ai box scornato per il ritiro, lo spagnolo ha lasciato nelle mani dei meccanici la sua auto e poco dopo ha scoperto che cosa lo aveva effettivamente fermato. Si sarebbe trattato di un involucro per panini andatosi a conficcare nel condotto dei freni portandoli poi al surriscaldamento. Un vero colpo di sfortuna in poche parole.
“Dopo la prima sosta abbiamo avuto un piccolo problema che ci ha costretto a ridurre le prestazioni della vettura. Poi, dopo la seconda si è incastrata una carta all’interno del brake duct posteriore”, ha spiegato il boss Marcin Budkowski.
Malgrado l’episodio abbia vanificato ogni sforzo, il 39enne si è definito soddisfatto della sua prestazione e della risposta dell’auto.
“In partenza ho guadagnato alcune posizioni e ho lottato con i vecchi colleghi. E’ stato deludente non vedere la bandiera a scacchi”, ha confidato analizzando poi le forze in campo e le possibilità della sua scuderia. “Siamo tutti molto vicini e solo un paio di decimi possono cambiare l’ordine in modo significativo. Sarà una stagione decisamente interessante”.
Chiara Rainis