Miguel Oliveira critico contro Michelin dopo il difficile week-end di Losail. Il pilota KTM sottolinea come fosse possibile una sola scelta.
Il circuito di Losail si rivela terreno a dir poco ostico per le KTM. Per trovare la prima RC16 al traguardo bisogna arrivare fino al 13° posto conquistato da Miguel Oliveira, seguito da Brad Binder al 14°. Entrambi hanno riscontrato qualche problema di troppo con le gomme. “E’ stata una gara difficile”, spiega il pilota portoghese che nel 2020 ha ottenuto due vittorie. “Siamo partiti bene e mi sono sentito abbastanza competitivo nella prima metà di gara. Dopo di che, però, la gomma anteriore sul fianco destro è stata completamente distrutta e non sono riuscito a finire bene la gara”.
Nella prima parte di gara Oliveira sembrava potesse tenere il passo dei migliori, ma quando mancavano una decina di giri qualcosa ha iniziato a non andare per il verso giusto. “A quel punto ho capito che eravamo nei guai. Si trattava solo di arrivare al traguardo”. Al termine della gara il pilota KTM factory ha sfogato la sua frustrazione contro il fornitore di pneumatici Michelin. “Il contingente di pneumatici ha consentito solo un processo di eliminazione e nessuna reale scelta”, ha detto il pilota KTM, criticando l’assegnazione per il Qatar. Non scegliamo di utilizzare la gomma morbida di nostra spontanea volontà. La guidiamo perché semplicemente non possiamo usare nessun altro pneumatico. La combinazione della carcassa e della gomma media è semplicemente sbagliata. Da allora ce l’abbiamo fatta”.
In effetti, la mescola media è stato utilizzata solo sporadicamente, se non del tutto, negli allenamenti del fine settimana, così come la hard. “Questo dice tutto. Usiamo sempre gomme dure quando fa caldo. E se possiamo usare la mescola dura, siamo competitivi”, ha sottolineato Miguel Oliveira. Siccome per il Qatar non era una opzione possibile le KTM sono rimaste indietro per tutto il week-end e anche nei test IRTA. “Pensiamo che il produttore di pneumatici dovrebbe fornire varie opzioni che funzionano. Ma accade il contrario”. All’interno del reparto tecnico KTM si lavora sulla svolta, pur consapevoli che migliorare in questa area significa perdere in altri settori. “Ovviamente vogliamo migliorare il prossimo fine settimana e raggiungere nuovamente i risultati di cui la moto, il team ed io siamo capaci”.
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