MotoGP, Aprilia: un passo avanti contro gli scettici

Aprilia cerca un altro buon risultato nel secondo Gran Premio stagionale. Aleix Espargarò proverà a migliorare la settima posizione.

Aleix Espargaro
Aleix Espargaro (foto Aprilia)

Il Motomondiale prosegue con il doppio appuntamento in Qatar e per Aprilia ci sarà un’altra buona occasione per provare ad ottenere un altro risultato soddisfacente. Il settimo posto di Aleix Espargarò è un buon biglietto d’ingresso, ma il team veneto conta di migliorarsi ulteriormente potendo contare sulle concessioni del regolamento per continuare con lo sviluppo della RS-GP. Grande affidamento viene riposto anche sulla possibilità di avere Andrea Dovizioso come collaudatore.

Aleix alla ricerca della riconferma

Nel box Aprilia si lavorerà soprattutto sull’affinamento del setting, le distanze in pista saranno ulteriormente ravvicinate, di conseguenza ripetersi non sarà semplice. Aleix Espargarò ha chiuso a meno di 6″ dal vincitore, mai la casa di Noale era stata così vicina alla vetta nella sua storia in MotoGP. “Il primo weekend ci ha dato le risposte che cercavamo. Abbiamo dimostrato, anche a chi era scettico, di avere fatto un passo in avanti in gara così come in prova – dichiara il catalano -. Possiamo ancora crescere e il doppio appuntamento qui a Doha ci darà modo di continuare a migliorare la RS-GP. Obiettivi? Trovare qualche decimo in qualifica e aumentare il passo gara. Avvicinandoci ancora ai migliori significherebbe lottare per un risultato importante”.

Savadori continua con l’apprendistato

Lorenzo Savadori dovrà invece fare tesoro dell’esperienza raccolta durante il primo weekend. Prosegue la sua fase di apprendistato in sella alla RS-GP21, pur essendo limitato da qualche problema alla spalla ancora non smaltito. L’obiettivo sarà abbandonare i bassifondi della classifica. “Utilizzeremo quanto imparato lo scorso weekend per impostare il lavoro, sappiamo quali siano i nostri punti deboli ed è lì che dovremo lavorare. Durante la pausa ho cercato di recuperare quanto più possibile, la spalla pur migliorata rappresenta ancora un limite. Se durante le prove la situazione è gestibile – ha concluso il pilota italiano -, in gara lo sforzo si fa sentire”.

Lorenzo Savadori
Lorenzo Savadori
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