Dopo il trionfo all’esordio, Vinales va subito a caccia del bis. Ora si sente completo sia in pista che fuori, ma sarà davvero così?
Un inizio di campionato super, come non accadeva dal 2017, anno del suo debutto nel team Yamaha ufficiale. Maverick Vinales domenica scorsa ha portato a casa il Gp del Qatar con una tattica perfetta e in questo weekend, sullo stesso circuito, punta decisamente al bis.
Partenza top
I numeri parlano chiaro. Lo spagnolo è partito meglio solo al suo esordio in sella a una moto della casa di Iwata. Un trionfo in Qatar che arrivava dopo test dominati in lungo e in largo, che fecero subito parlare di Maverick come il “nuovo Lorenzo”. In Qatar nel 2017 il dominio fu decisamente più netto rispetto a quello visto meno di una settimana fa, con Vinales che riuscì a ripetersi in Argentina subito dopo. Il ritiro in Texas però fu l’inizio di un andamento altalenante del talento iberico, che in questi anni non è mai riuscito a brillare veramente.
Andamento incostante
Se c’è un difetto additabile a Vinales è di certo l’incostanza di rendimento. Alti e bassi di continuo per il pilota di Figueres, che mostra il suo potenziale solo quando la moto sembra supportarlo al 100%. Al minimo tentennamento, ecco che le prestazioni calano. Un andamento che va di pari passo con il suo morale. Se la moto va, lui va, ma basta poco per destabilizzarlo. E non è il confronto con Valentino Rossi ad averlo messo in difficoltà in passato, come molti vogliono far credere.
La svolta è arrivata?
La striscia di podi consecutivi è ferma a due. Mai Vinales è riuscito a dare seguito ai propri risultati positivi. Ma già questo weekend per il gp di Doha può lanciare un segnale chiaro agli altri: “Sono cambiato e posso lottare per il titolo”.
Le stagioni scorse i buoni propositi a parole hanno sempre avuto uno scarso seguito in pista. Questa volta però lo spagnolo sembra davvero cambiato: “Di base penso che la mia vita sia splendida, so cosa ho ed è importante sapere che una parte della mia vita va così bene”, ha detto in conferenza stampa. E lo è davvero. Ad influire positivamente sembra essere la sua vita privata: è sposato, presto diventerà padre di una bambina (Nina, ndr), tutto dunque sembra andare per il verso giusto da un lato.
Ma anche in ambito sportivo le cose sono migliorate. L’addio al team ufficiale di Rossi ha sì influito positivamente per Vinales, ma non per il fatto che fosse un avversario tosto da battere. Ora infatti ha carta bianca nello sviluppo della sua M1, cosa che prima non avveniva. E i primi risultati si sono visti: miglior feeling con la gomma anteriore, cosa che prima lo ha sempre frenato, di conseguenza frenata più sicura, oltre a una velocità in curva che Yamaha aveva perso negli anni. Che sia la volta buona? Lo spera la Yamaha, lo spera Vinales, lo sperano i suoi tifosi. Ma è questo il momento di confermarlo.
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