Il Dottore esalta le qualità del suo allievo dell’Academy Morbidelli: “Lo abbiamo scelto perché è un bravo ragazzo ed era molto forte”
Una coppia vera di amici, dentro e fuori la pista. Parliamo di Valentino Rossi e Franco Morbidelli, che in questi primi due weekend di MotoGP stanno vivendo un periodo particolarmente delicato.
Uniti anche nelle difficoltà
Tante le difficoltà per le due Yamaha del team Petronas. Tanto che il campione di Tavullia e l’italo-brasiliano stanno cercando insieme di far uscire il team da questa spirale negativa in tutti i modi. Certo è che il secondo appuntamento in Qatar, almeno per il momento, si sta rivelando peggiore del primo. Troppi problemi per le due M1 dei due italiani. Il Dottore alle prese con un ritmo non all’altezza dei migliori, anche sul giro secco, mentre per Morbido, oltre all’usura delle gomme preoccupano le due rotture al motore rimediate durante la Fp1. Un particolare questo non di poco conto, se pensiamo che proprio all’inizio della scorsa stagione a Jerez la Yamaha palesò problemi al suo propulsore prima con Morbidelli e poi una domenica dopo proprio con l’attuale team-mate dell’italo-brasiliano. Per ora dalla casa di Iwata bocche cucite per quanto riguarda quest’ultimo allarme, ma in Petronas i piloti sono davvero preoccupati.
Rossi: “Così l’ho scelto per l’Academy”
Nonostante il morale non sia dei migliori, in particolare il Dottore ha avuto ancora una volta un pensiero molto bello nei confronti di Morbidelli, suo allievo nell’Academy oltre che compagno di box: “Si allenava con noi già dai tempi della Cava – ha detto al termine della prima giornata di prove libere a Losail -. Suo padre spingeva con il mio dicendo che fosse un buon pilota. Franco è arrivato nella Academy quando è nata, ma si allenava già con noi quando ancora c’era Marco Simoncelli. Lo abbiamo scelto perché è un bravo ragazzo ed era molto forte. Dopo quello che è successo a Sic abbiamo provato ad aiutarlo, era già sulla strada della Superbike. È stata una scommessa: era troppo presto per andare in Superbike ed era troppo forte per la Superbike“.
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