Jorge Martin si prende la pole alla seconda gara in MotoGP. Ducati ufficiali dovranno faticare. Per il Dottore il peggior weekend in carriera
Un esordiente terribile. Se alla prima uscita aveva brillato soprattutto Enea Bastianini, stavolta è Jorge Martin a prendersi la ribalta con una pole incredibile del GP di Doha. Che fosse in forma lo si era visto, l’approccio con il team Pramac e con la Ducati è stato fin da subito positivo. Il miglior tempo in qualifica certifica che sul giro secco può dire la sua. Vedremo se in gara sarà più consistente, ma di certo nella prima parte sarà un osso duro da superare. Così come il suo compagno, Johann Zarco, ormai sempre più una certezza e che ha dovuto chinare il capo di fronte all’esplosività di Martin. ma anche lui domani può essere della partita.
I protagonisti attesi dovevano essere Jack Miller e Pecco Bagnaia, invece stavolta hanno mancato il colpo decisivo, forse anche per una pista non al meglio. I due hanno cercato di curare di più i dettagli per la gara, ma per essere pienamente della partita dovranno trovare qualcosa nel warm up. Mancano almeno tre decimi per rimanere sul passo del favorito, Maverick Vinales. Certo è che dovevano partire più avanti rispetto allo spagnolo. Il rischio è di rimanere imbottigliati nella bagarre iniziale e pagare nel consumo delle gomme fin da subito.
Detto di Vinales, che con il terzo tempo ha messo a segno un colpo che può essere già decisivo in chiave gara (visto anche il ritmo impressionante messo in mostra in Fp2), ottima anche la quinta piazza di Fabio Quartararo, che spera di aver risolto almeno in parte i problemi di tenuta del posteriore. Settimo tempo per l’Aprilia di Aleix Espargaro, che sul giro secco c’è sempre ma la moto italiana manca ancora di un ritmo all’altezza dei migliori. Le Suzuki hanno dimostrato un buon passo, ma partire indietro per Alex Rins e Joan Mir non sarà semplice. Stesso discorso per Franco Morbidelli, che vede nella gara ancora un’incognita. Il ritmo non è all’altezza dei migliori ,quindi il rischio è quello di vivere una gara senza grossi squilli.
21º tempo e nona fila per Valentino Rossi. Alle sue spalle solo l’Aprilia di Savadori. Il weekend del Dottore è il peggiore della sua carriera, a memoria. Praticamente mai a suo agio con la M1, per un triplo salto mortale all’indietro rispetto a una settimana fa. Certo è che le continue polemiche intorno a lui non lo fanno stare tranquillo neanche in pista. Vedremo se domani, prima della partenza, al box proveranno un azzardo disperato per cambiare la situazione. Perché stando così le cose sarà un’agonia molto lenta.
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