Alex Marquez lascia Losail con due cadute nelle prime due gare. Ma a Portimao troverà terreno favorevole per la sua Honda RC213V.
Alex Marquez lascia il Qatar con la valigia vuota di punti e senza ancora riuscire a vedere la bandiera a scacchi. Continua lentamente la sua fase di adattamento alla nuova Honda RC213V lamentando il solito problema all’avantreno di cui Honda si contraddistingue da tempo. Vietato sbagliare con questa moto, pena una caduta.
A Losail ne ha rimediate ben due, entrambe verso metà gara: “All’inizio non avevo molto feeling e ho preferito procedere con un po’ più di calma e preservare un po’ di gomme per la fine, perché sapevo che sarebbe stata la chiave”. La caduta è avvenuta proprio nel momento in cui ha iniziato ad alzare il ritmo recuperando posizioni, assumendosi ogni responsabilità per l’accaduto: “Potrei dare mille scuse, ma non credo sia il modo per crescere e migliorare. Ho commesso un errore, ci sono persone che hanno fatto le cose un po’ meglio di noi qui in Qatar. Da una settimana all’altra la situazione può cambiare a 360º e speriamo in meglio per noi”.
Ottimismo per Portimao
Non è andato tutto per il verso sbagliato in casa Honda, dal momento che il minore dei fratelli Marquez ha impostato un buon ritmo prima dell’incidente. “Alla fine sono stato competitivo perché ho visto un po’ il ritmo del primo e il mio ed erano simili. È stato un po’ più lento, ma è stato simile fino a quando sono caduto”. Il suo è stato un errore di azzardo traiettoria che ha pagato con uno zero punti, ma ritorna a Cervera con grande ottimismo. “Dobbiamo imparare dagli errori e capire perché abbiamo sofferto qui, perché a Portimao non succeda un’altra volta. Penso che sia un circuito un po’ più favorevole per noi e che possiamo essere veloci lì”.
Al termine del doppio week-end di Losail, Alex Marquez ha mostrato quanto fosse unito il suo team in LCR Honda, aiutando persino gli addetti ai lavori della squadra di Lucio Cecchinello a smontare i pannelli del box. Le immagini sono stare riprese e postate sui social da Oscar Haro Tasende, direttore sportivo della scuderia satellite.
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