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Formula 1

La F1 ancora sconvolta dal Covid, tra GP che saltano e spalti vuoti

Published by
Chiara Rainis

Nonostante la campagna vaccinale,  la F1 rischia di perdere dei GP quest’anno e torna alla ribalta la questione spettatori.

(©Getty Images)

L’augurio del CEO Stefano Domenicali è che si possano disputare tutte e 23 le corse previste dal calendario, ma la sensazione è che qualche cancellazione ci sarà. Il Canada innanzitutto, ma non è escluso che possano saltare prove più in là nella stagione come il Brasile, dove i numeri delle infezioni sono ancora altissimi.

Per adesso, intanto, il problema principale sembra essere quello legato agli spettatori. Come dichiarato dal manager imolese soltanto Emilia Romagna e Azerbaijan dovrebbero vedere le tribune ancora vuote, ma il talent scout Red Bull Helmut Marko ha ipotizzato anche l’inserimento dell’Austria in questa lista.

“Ci mancano i vaccini, le strutture e l’organizzazione”, si è lamentato alla tv tedesca NTV.

Stessa preoccupazione anche per il promoter del Belgio Stijn de Boever che, pur lavorando nell’ottica di un evento normale, ha ammesso che prima di metà maggio non si saprà neppure se ci sarà Spa. “Siamo nel bel mezzo del terzo lockdown, inoltre non ci vedo nulla di interessante nell’ospitare una carrellata di auto senza pubblico”, ha aggiunto facendo intendere di non essere disposto ad attivarsi sapendo che come lo scorso anno non ci saranno gli spalti aperti.

Dal canto suo il boss del Circus ha confermato le ansie che circolano nel paddock. La situazione è molto più complicata rispetto a quella del 2020″, ha spiegato ad Auto Motor und Sport. “Adesso ogni Paese si sta muovendo in solitario, per cui dovremo dimostrarci flessibili”.

Nonostante il crescente interesse, tutto dipenderà dalle scelte dei singoli governi. Un problema rilevante, che non permette alcuna pianificazione.

Al di là del danno sanitario, il Coronavirus ha messo l’economia in ginocchio, compresa quella dei circuiti e delle scuderie. Ad oggi Liberty Media riesce a pagare i team soltanto al 70% e a breve, come paventato dall’ex Ferrari, potrebbero arrivare richieste di aiuto da parte degli stessi organizzatori dei gran premi.

L’amministratore delegato della Formula 1, Stefano Domenicali (Foto Rudy Carezzevoli/Getty Images)

Chiara Rainis

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