Lewis Hamilton, che puntava ad un aumento di stipendio alla Mercedes per il 2021, in realtà ha dovuto ridurre le sue pretese economiche
Anche i campioni della Formula 1 non sono esenti dalla crisi economica del coronavirus. Ne sa qualcosa Lewis Hamilton, che per ottenere il rinnovo anche per questa stagione con la Mercedes ha dovuto accettare un sostanzioso taglio di stipendio.
Fino al 2020, il sette volte campione del mondo avrebbe incassato, secondo le indiscrezioni, circa quaranta milioni di dollari all’anno, sulla base del contratto scaduto al termine del campionato scorso (nonostante il calendario sia stata ridotta da 22 a soli 17 Gran Premi per colpa della pandemia).
Hamilton, cala la mannaia nel contratto Mercedes
Le voci di mercato sostenevano che, in fase di trattativa, l’anglo-caraibico avrebbe spinto per portare a casa addirittura un aumento: la sua intenzione sarebbe stata quella di puntare ai cinquanta milioni per l’annata appena cominciata. Ma i tempi delle vacche grasse sono passate.
Tanto che Hamilton sarebbe stato costretto ad accettare una riduzione del suo ingaggio. La mannaia sarebbe calata in maniera notevole: stando a quanto rivela il sito specializzato inglese RaceFans, infatti, il suo salario attuale sarebbe di trenta milioni di dollari, ben dieci in mento rispetto ad un anno fa, con una riduzione del 25%.
I piloti di Formula 1 incasseranno sempre di meno
E non è finita, perché proprio in queste settimane la Formula 1 sta discutendo l’entrata in vigore di un tetto agli stipendi dei piloti. La cifra massima sarebbe di trenta milioni all’anno, ma per entrambi i portacolori: dunque, se Hamilton deciderà di rimanere nel massimo campionato automobilistico, dovrà nuovamente diminuire le sue pretese economiche.
Un altro pilota il cui piatto piange in questa stagione è Sebastian Vettel, che nel 2021 alla Aston Martin incasserà appena (si fa per dire) 15 milioni di dollari, ovvero circa la metà di quanto percepiva dodici mesi fa dalla Ferrari.
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