A diciannove anni era pilota di Formula 1, a venticinque si ritirò dalle corse per fare il dj professionista. Oggi ricomincia dai kart
Non si può certo dire che la traiettoria della sua carriera sia stata banale. Arrivò in Formula 1 appena maggiorenne, dove trascorse tre stagioni con l’allora Toro Rosso. Poi, da quel promettente talentino emergente che sembrava, venne messo da parte, trascorrendo due anni da semplice collaudatore della Pirelli.
Infine provò a rilanciarsi in Formula E, per poi decidere di appendere il casco al chiodo all’età di soli 25 anni. Per dedicarsi a tutt’altra attività: quella da dj professionista, dove operava sotto lo pseudonimo di Squire. Ma la pandemia da coronavirus, che ha portato alla chiusura di tutti i locali e le discoteche, lo ha portato ad una nuova svolta.
Jaime Alguersuari, a volte ritornano
Così Jaime Alguersuari, a lui ci stiamo riferendo, ha riscoperto l’amore per i motori che aveva a lungo accantonato. Ha ricominciato a provare dei kart, e proprio da qui, da quello che solitamente è il primo gradino della scalata dell’automobilismo. E ha scelto addirittura di iscriversi al prossimo appuntamento del campionato del mondo di classe Kz, in programma a settembre a Kristianstad, in Svezia.
“Dopo la F1, con la fatica che avevo fatto, non volessi più sentire la parola gara”, racconta ai microfoni del sito specializzato internazionale Motorsport. “Non ho più visto nessun Gran Premio, perché era difficile per me accettare il mio passato. Ma ora il tempo rende più semplici le cose”.
E così i kart gli hanno fatto riscoprire la gioia di rimettersi al volante: “Ho riprovato sensazioni che non avevo da tempo”, prosegue Alguersuari. “Ho abbassato il casco e sorridevo, sentivo di guidare per puro amore. Ogni volta che ora salgo su un kart provo le stesse sensazioni e ho quindi pensato di tornare in una categoria nella quale possa essere competitivo e sentirla come un’ispirazione per la mia vita”. E allora bentornato, Jaime.