Primo GP europeo e cresce l’attesa in Ferrari per capire il suo vero potenziale. E i primi aggiornamenti dovranno subito dimostrarsi efficaci
Un sesto e ottavo posto all’esordio per la Ferrari sono stati un segnale quantomeno non di disfatta dopo un 2020 tragico. L’attesa però per la gara di Imola cresce sempre di più. Il primo appuntamento europeo infatti per Maranello è il primo vero banco di prova per capire se e quanto è cresciuta la Ferrari rispetto alle altre.
Il direttore sportivo Laurent Mekies dopo l’esordio di Sakhir aveva detto chiaramente: “Siamo migliorati, non c’è dubbio, perciò quello che abbiamo visto ci rassicura. Ma c’è ancora del lavoro da fare per tirare fuori il massimo potenziale della macchina in pista, perché in Bahrain abbiamo trovato condizioni particolari”. Adesso quindi, su un circuito “normale”, potrebbero arrivare le prime vere risposte sulla SF21.
La prima tappa del mondiale 2021 ha fatto vedere una Ferrari ancora lontana da Red Bull e Mercedes ma in linea con quella che veniva data come la terza forza del campionato, ossia la McLaren motorizzata Mercedes. Più indietro il resto della truppa, a partire da Aston Martin e Alpine, in ombra e alle prese con problemi di natura tecnica, mentre l’Alpha Tauri in gara non ha impressionato come sembrava.
Ora le carte saranno svelate e da Maranello sperano che i valori in campo siano più o meno gli stessi. Le certezze, per ora, sono poche: sono stati compiuti dei progressi importanti in qualifica. Il motore ha ritrovato la sua potenza, anche se non sembra ancora a livello di Honda e Mercedes, ma quantomeno il gap è stato notevolmente ridotto.
Nel deserto la Ferrari è sembrata soffrire il caldo, per cui dovrebbe sentirsi più a suo agio a Imola visto che si attendono temperature più basse anche a causa del maltempo previsto per la gara. Di certo è che tutte le vetture, visti i cambiamenti regolamentari, hanno sofferto con un posteriore nervoso e gomme che si usurano in fretta. Ed è qui che la casa di Maranello deve intervenire. E lo farà proprio a partire da Imola.
Tra gli aggiornamenti attesi c’è quello sulla power unit, con un nuovo olio motore prodotto da Shell. Rumors vogliono che siano previsti anche i primi aggiornamenti aerodinamici come preannunciato da Mattia Binotto, con modifiche alle ali e al fondo piatto. Di certo c’è che i miglioramenti devono essere decisamente incisivi fin da subito. Anche perchè la Ferrari si è data una scadenza: fino a giugno la SF21 sarà ritoccata, poi testa e cuore sul 2022. Quindi sono queste le settimane decisive per modificare la Ferrari e renderla almeno terza forza del campionato.
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