Petronas, dopo un inizio disastroso, cerca riscatto. Valentino Rossi e Morbidelli devono poter tornare ad avere fiducia. O la stagione sarà già compromessa
Portimao sembra essere l’ancora di salvezza per diversi attori del Motomondiale. Fa specie dirlo, perché siamo solo al terzo appuntamento del campionato, ma la realtà è già questa. Se la Honda, dopo un inizio disastroso, ha ritrovato la fiducia con il rientro di Marc Marquez, l’altra grande delusa alla ricerca di una speranza è la Yamaha Petronas con Valentino Rossi e Franco Morbidelli.
Nel primo gran premio, i due italiani hanno sorpreso nelle qualifiche, ma è in gara che sono tornati letteralmente con i piedi per terra. E con il morale sotto le scarpe. In generale la top ten non è mai stata vicina, con un dodicesimo posto per entrambi come miglior risultato. I problemi? Tanti, ma che possono riassumersi in una Yamaha senza grip.
Rossi è almeno due anni che prova a fasi alterne a trovare la soluzione, ma con pochi picchi soddisfacenti. Per Morbidelli invece il problema non si è mai palesato così in maniera grave come nei due appuntamenti qatarioti. “Abbiamo fatto grosse modifiche alla moto, per renderla simile all’inizio della passata stagione, e sono riuscito a lottare meglio rispetto ad una settimana fa”, ha poi detto l’italo-brasiliano al termine del secondo Gp. Segno che nonostante gli stravolgimenti fatti, la moto è sembrata comunque poco competitiva.
La realtà è che per entrambi si dovrà realmente partire da zero, per capire come rendere competitiva una moto che in mano a Vinales e Quartararo ha dimostrato di essere vincente. “Abbiamo i dati dell’anno scorso e sappiamo di essere stati veloci, quindi almeno avremo qualcosa da usare come confronto”, ha detto Morbidelli. Il che non è un vero e proprio segnale di speranza.
Quantomeno prova a dare un messaggio positivo Rossi: “Abbiamo trovato alcune nuove impostazioni sulla moto nella sessione di prove di domenica mattina in Qatar. Questo significa che sono riuscito a mantenere un ritmo migliore, ma siamo stati ostacolati dalla cattiva posizione di partenza”.
Ma basterà per stare con i primi? La sensazione è che non lo sia. Dunque quantomeno Portimao deve essere una nuova tappa per una crescita che dovrà riportare i due piloti lì nella mischia. Anche perché uno rischia già di dire basta con la MotoGP (anche se a fine stagione), l’altro potrebbe invece già salutare tutti in chiave mondiale, dovesse perdere altro terreno.
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