Partire dalla pole con la concorrenza che rincorre può essere un grosso vantaggio per Quartararo. Occhio però alle rimonte di Mir, Bagnaia e Vinales
La MotoGP si conferma ancora una volta tra le più combattute degli ultimi anni. Il gp di Portimao però sembra confermare, almeno in parte, quando visto nei primi due appuntamenti qatarioti, con qualche sorpresa.
Fabio Quartararo partirà davanti a tutti e sogna di centrare il secondo successo stagionale. E ha ragione. Visto il ritmo espresso ieri, sembra essere tra i più costanti tra i big. Servirà una partenza perfetta, così da fare gara di testa, come lui è capace di realizzare.
La concorrenza però c’è. A partire da quell’Alex Rins che per tutto il weekend ha fatto vedere qualcosina meglio di Joan Mir, ma oltre alle doti dello spagnolo sappiamo bene quanto la Suzuki sia capace di essere gentile con le gomme nella parte finale della gara.
Occhio soprattutto a quel Johann Zarco che, dopo aver preso la testa del Mondiale, si è confermato anche in Portogallo e sembra molto fiducioso per la gara.
Bello vedere lì davanti Jack Miller e Marc Marquez, rispettivamente quarto e sesto. Il dolore al braccio per l’australiano può essere un problema in gara, così come per lo spagnolo della Honda, che già in qualifica non ha nascosto i dolori e la fatica. Di sicuro dovranno dosare le energie e difficilmente potranno essere della partita. Ma mai dire mai.
Aveva parlato bene ieri alla fine delle libere Franco Morbidelli. IL ritmo della sua Yamaha Petronas c’era. E l’italo-brasiliano si è confermato anche sul giro secco. I timori emersi dopo le due tappe del Qatar hanno finalmente lasciato spazio a qualche certezza in più. Ora però non vuole fermarsi e, vedendo il passo di quest’anno e la gara della scorsa stagione, può finalmente ambire al podio. E sarebbe davvero un risultato importante per lui, non solo per il morale ma anche per rimettersi in carreggiata in chiave iridata.
Diversi masticano amaro, ma domani in gara possono comunque dire la loro. A partire da Joan Mir, che ha faticato sin troppo oggi e che dal 9° posto sarà chiamato a una rincorsa immediata alle posizioni che contano. E non sarà per niente facile, visto che alle sue spalle ci saranno altri col dente avvelenato come Pecco Bagnaia e Maverick Vinales.
Le penalità prese dal ducatista e dallo spagnolo possono essere una carica in più, ma se il primo può contare su un sistema di partenza micidiale che può proiettarlo fin dalla prima curva tra i migliori, il secondo non deve sbagliare nulla. Rimanere troppo attardato in passato lo ha spesso penalizzato, soprattutto dal punto di vista del morale. Questo può essere un primo vero banco di prova per lui, per capire se davvero qualcosa è cambiato e può ambire finalmente a qualcosa d’importante.
Un capitolo a parte lo merita Valentino Rossi. Se Morbidelli è ripartito da una buona base, quella del 2020, il Dottore invece ha dovuto ricominciare da zero. E la soluzione ai problemi non è arrivata. Troppo nervosa al posteriore la sua M1 e feeling che manca, come troppo spesso gli accade. Difficile che possa trovare qualcosa d’importante domattina. E con una moto che paga diversi cavalli rispetto alla concorrenza, non sarà un gran premio facile per il pesarese.
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