Il successo di Verstappen è un segnale chiaro a Hamilton, che quest’anno avrà vita dura. La Rossa cresce e la strada sembra quella giusta
Se il Bahrain aveva lanciato qualche segnale di cambiamento rispetto al recente passato, Imola ha dato la conferma. Max Verstappen è l’uomo da battere in questo inizio di Mondiale 2021 di F1. E non solo perché ha la macchina più veloce.
Queste prime due gare hanno fatto vedere che la Red Bull in mano all’olandese è la vettura più solida tra le pretendenti al titolo. Ma W12 ha risolto in buona parte i problemi di stabilità visti in Bahrain, ma è ancora leggermente dietro. Detto ciò però i ruoli tra Max e Lewis Hamilton si sono invertiti.
La superiorità di Max ora è anche mentale. E la partenza dice tutto del momento. Una spallata che sa di attacco del nuovo giovane del gruppo nei confronti del capobranco, per far capire che le gerarchie sono cambiate per ora e che il “leone” inglese deve farsi da parte.
È vero, è solo l’inizio di un lungo confronto tra i due, ma intanto Verstappen ha dato un colpo importante al 7 volte campione del mondo che, non fosse stato per la bandiera rossa, aveva compromesso irrimediabilmente il suo Gran Premio. L’errore di Hamilton è dovuto alla foga, eccessiva, di recuperare subito l’olandese, che rischiava di scappare.
Quello è l’errore di chi sa che non può mollare un centimetro ora, che la sfida è lanciata e che finalmente c’è uno scontro da vivere. La botta per Lewis è stata forte, ma sappiamo dove può arrivare il britannico e quanto la questione sia tutt’altro che chiusa.
Quarto e quinto posto per Charles Leclerc e Carlos Sainz Jr, che confermano quanto la Ferrari e il progetto della SF21 sia finalmente giusto. E’ vero, Mercedes e Red Bull sono ancora distanti, ma l’appuntamento di Imola doveva dare diverse conferme e le ha date.
La prima era quella che la macchina e i suoi sviluppi sono positivi. E poi che la lotta con la Mclaren come terza forza del campionato è tutt’altro che a favore della scuderia inglese, ora motorizzata Mercedes. I nuovi propulsori stanno dando una grossa mano a Lando Norris e compagnia, ma la vettura di Maranello sembra essere leggermente superiore
La differenza per ora l’ha fatto il manico di quel Norris che sta crescendo gran premio dopo Gran Premio. E forse, visti i risultati, a Stoccarda dovrebbero cominciare a guardarlo con più attenzione. Anche perché Valtteri Bottas sembra sempre più vicino ad entrare in un tunnel da cui sarà difficile uscire.
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