Dal paddock di Imola Vettel si dichiara più ottimista per il futuro, ma i dati ci dicono che è ancora in forte difficoltà.
Cosa ne sarà di Sebastian Vettel? Da Monza 2018 il driver di Heppenheim è sparito. La notizia dell’arrivo in Ferrari di Charles Leclerc al posto di Kimi Raikkonen lo ha mandato in tilt, facendolo sprofondare in una crisi da cui non si è più ripreso.
A dircelo non sono le impressioni, ma i numeri. Da allora il #5 è salito sul podio appena in quattordici occasioni, di cui una in corrispondenza della sua ultima vittoria a Singapore nel 2019. Numeri non all’altezza di un quattro volte iridato che fanno comprendere come sì, la sua Rossa ieri non fosse il massimo della competitività, e oggi la sua Aston Martin zoppichi, ma che a mancare sia soprattutto lui.
Il driver di Heppenheim ha perso la direzione, ha smarrito la fiducia in sé stesso e quasi fosse un continuo rispetto al recente passato, nella sua nuova scuderia viaggia ancora lontano dal compagno di box e dalla zona punti.
Seb morde il freno, ma…
A proposito della situazione che sta vivendo, il tedesco si è definito impaziente di ottenere risultati, asserendo di notare segni di crescita. Ma, come sappiamo, nelle qualifiche di sabato pomeriggio al Santerno ha chiuso in 13esima piazza, mentre Stroll ha terminato decimo.
“In una pista del genere devi avere confidenza per riuscire ad estrarre il massimo dalla monoposto e io sono soltanto alla seconda gara con la AMR21“, si è giustificato. “La macchina è diversa da quelle a cui ero abituato”.
Il suo compito da qui ai prossimi appuntamenti sarà lavorare su gomme e assetto per provare almeno ad avvicinarsi a Lance. “E’ questione di pochi decimi”, ha spiegato il 33enne, sebbene la sua situazione sembri ben più complessa e non risolvibile con solo qualche aggiustamento all’auto.
Chiara Rainis