Il quarto posto a Portimao ha fatto tornare il sorriso a Morbidelli. Ma qualcosa non va. La casa di Iwata continua a non “vederlo” e lui intanto riflette
A Portimao è partito il campionato 2021 di Franco Morbidelli. Ci sono volute tre gare per l’italo-brasiliano per poter ritrovare quelle buone sensazioni con la M1 che lo scorso anno lo hanno portato ad essere vicecampione del mondo. E ora davvero può tornare a sorridere. Certo è che però Yamaha dovrebbe cominciare ad accorgersi che Franco “esiste”.
Dopo il suo arrivo in Yamaha nel 2019, Morbidelli c’ha messo poco ad arrivare a grandi livelli. Quattro volte al quinto posto come miglior risultato e decimo posto in classifica alla prima stagione con la M1, poi lo scorso anno il salto di qualità, con tre vittorie e con il solo Joan Mir a fare meglio di lui. Tutto questo con una moto aggiornata al 2019 e non con aggiornamenti “factory”.
Dopo due appuntamenti in Qatar deludenti, Morbido però ha ripreso la sua strada e a Portimao ha fatto vedere che lì davanti con le Yamaha ufficiali può starci, anche se manca un piccolo step per essere davvero competitivo. Ci si aspettava un po’ più di riconoscenza da parte di Yamaha nei suoi confronti, e invece la situazione è rimasta la stessa. Una M1 ancora ferma a due stagioni fa, con alcuni nuovi accorgimenti sì ma come specifica ancora ferma a due stagioni fa. Ma perché questa situazione?
Insomma Morbidelli è sempre tra i migliori piloti Yamaha ma non ha la qualifica di ufficiale e neanche una moto factory. A spiegare la situazione qualche giorno fa a GPOne è stato il portavoce della casa di Iwata, William Favero: “Non si tratta di una scelta della Yamaha bensì di Petronas: noi abbiamo dato loro ciò per cui hanno pagato. Saremmo stati felici di offrire una moto ufficiale, ma Morbidelli non è un pilota ufficiale Yamaha. Non è sotto un nostro contratto, come sono invece Zarco e Martin nel team Pramac Ducati. Quindi da Iwata è arrivata la moto che è stata richiesta, e pagata”.
In pratica la “colpa” ricade su Petronas che, avendo ingaggiato già l’ufficiale Valentino Rossi, potrebbe non avere le risorse per finanziare un altro pilota ufficiale con moto factory. E’ una supposizione, è vero, ma forse vicina alla realtà. E questo è un vero peccato.
Tanto che Morbidelli ha ammesso che questa situazione “gli prude” e che più avanti cercherà la soluzione migliore per il suo futuro. Già in passato abbiamo visto come i risultati in pista abbiano permesso poi ad alcuni piloti di riuscire a meritarsi un “upgrade” da parte di Yamaha. E allora perché non provare a fare questo passo, mettendo da parte la questione economica? Perché così si rischia davvero di perdere un vero talento.
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