Nervi messi a dura prova per il boss Mercedes Wolff a Imola. L’austriaco non ha taciuto la rabbia verso Russell.
La sua espressione seduto al box Mercedes al momento dell’erroraccio (raro per la verità da parte sua) di Lewis Hamilton al giro 31 diceva già tutto, ma per Toto Wolff le ragioni di fegato grosso in quel di Imola sono state più d’una. Se la toccatina contro le barriere del sette volte iridato poteva essere accettata, diversamente lo è stato incidente clamoroso tra Bottas e Russell. Altisonante in quanto il pilota Williams, giovane prediletto dalla Mercedes e principale candidato ad un suo sedile, ha compiuto uno strike immotivato, condito successivamente da parole e gesti plateali.
“L’intera situazione non dovrà più ripetersi”, ha affermato ancora accalorato il manager austriaco, imbestialito anche per le prova incolore del #77. “Valtteri ha disputato le prime trenta tornate in modo pessimo e non si sarebbe dovuto trovare in nona piazza, tuttavia George non avrebbe dovuto tentare una manovra simile considerando che la pista non era ancora completamente asciutta”.
Al di là della figura fatta, a bruciare sono i soldi disseminati sull’asfalto. Denaro prezioso in un regime di budget cap che impone grande oculatezza nelle spese. “Probabilmente i danni riportati si ripercuoteranno sugli aggiornamenti”, ha denunciato il 49enne che, immaginiamo, avrà fatto volare piatti e non solo nel garage della Stella.
Ancora incerto sul colpevole del contatto che ha praticamente distrutto le due vetture, il dirigente del team di Stoccarda ha raccontato un dettaglio dell’accordo con il talentuoso britannico che si sta facendo le ossa a Grove.
“Se farà un buon lavoro in futuro potrà venire da noi, altrimenti lo manderemo a disputare la Renault Clio Cup. Direi che dopo questa corsa sta andando più in quella direzione”, ha infine tuonato contrariato.
Chiara Rainis
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