Jorge Martin non è stato operato ieri, come era originariamente previsto. Così le sue speranze di correre il GP di Spagna sembrano svanire
Jorge Martin ha dovuto saltare il Gran Premio del Portogallo di MotoGP e, con ogni probabilità, sarà costretto ad assistere dal suo divano anche alla prossima gara: la sua tappa di casa in Spagna, a Jerez de la Frontera.
Colpa della terrificante caduta di cui è stato vittima nel corso della terza sessione di prove libere a Portimao, che gli è costata un trauma cranico e soprattutto tre fratture: al pollice della mano destra, al mignolo della mano sinistra e al malleolo del piede destro.
Subito ricoverato al vicino ospedale di Faro, già domenica pomeriggio, mentre i suoi colleghi correvano in pista, lui saliva su un volo charter organizzato dalla Ducati, per raggiungere Barcellona. Proprio nella città catalana avrebbe dovuto, già ieri, finire sotto i ferri, ma l’operazione chirurgica all’ultimo momento è saltata.
Lo ha deciso il dottor Xavier Mir, uno dei responsabili medici del Motomondiale, che ha sconsigliato di sottoporre Martin all’anestesia totale quando è passato così poco tempo dalla violenta botta alla testa. Per questo motivo, il giovane iberico sarà invece oggetto di nuovi esami, più approfonditi, e l’intervento probabilmente si terrà domani.
Sembra dunque allontanarsi l’ipotesi di un rientro nel prossimo weekend di gara del 2 maggio, e probabilmente per risalire in sella alla moto del team Pramac, Jorge dovrà aspettare più a lungo, magari fino al 16 maggio quando è in programma l’appuntamento in Francia. “La cosa più importante ora è che si riprenda”, spiega il manager Albert Valera ai microfoni di Tuttosport. “Non abbiamo alcuna fretta: se bisognerà attendere Le Mans lo faremo. Non acceleriamo l’operazione per essere a Jerez, prima di tutto deve recuperare”.
“Il peggio è passato, sono concentrato sul mio recupero al 100%. Grazie per tutto il vostro sostegno”, ribadisce il diretto interessato sul suo profilo ufficiale Twitter, indirizzando un ringraziamento speciale anche alla Ducati. Sembra, insomma, che la MotoGP abbia imparato la lezione del rientro troppo affrettato tentato invano da Marc Marquez nella scorsa stagione, a pochi giorni dalla frattura all’omero che rimediò proprio a Jerez. Ora i dottori ci vanno più cauti e predicano prudenza. E questa non è affatto una brutta notizia.
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