La McLaren perde Woking. La scuderia inglese alle prese con forti problemi finanziari è stata costretta a vendere.
La notizia non è certo una sorpresa. Era ormai da tempo che la McLaren soffriva economicamente parlando e il lungo stop produttivo imposto dell’emergenza sanitaria non ha fatto altro che aggravare la sua situazione.
Prima a mettere in cassa integrazione i suoi dipendenti in fase di lockdown e quindi a sfoltire l’organico impegnato nelle competizioni, la Casa fondata dal mitico Bruce era stata addirittura costretta ad ipotecare alcune delle sue monoposto più vincenti pur di recuperare liquidità.
Una storia strana, la sua, considerato che proprio l’anno scorso è tornata a dare battaglia nelle prime posizioni, conquistando il podio iridato, e il 2021 l’ha cominciato da assoluta protagonista. Ma evidentemente, risultati a parte, il piatto non ha mai smesso di piangere. Ed ecco perché ora ha definitivamente rinunciato alla sua avveniristica sede nel Surrey.
Cosa ne sarà del quartier generale di Woking?
Stando al comunicato ufficiale del team, la fabbrica è stata ceduta alla società americana, la Global Net Lease (GNL) con un contratto di locazione ventennale.
Giusto qualche mese il CEO Zak Brown, manco a dirlo statunitense pure lui, aveva dichiarato: “Penso che la maggior parte delle aziende di questo mondo non possieda effettivamente gli immobili che occupa. Abbiamo un sacco di soldi bloccati nell’edificio, e questo non è certo un uso molto produttivo dei fondi quando si cerca di investire”.
Il manager di Los Angeles aveva spiegato come proprio la cessione dell’impianto avrebbe consentito di indirizzare le risorse dormienti alle attività sportive e di rilancio del costruttore evidenziando come questo sia una pratica di ristrutturazione comune.
A volontà espressa è presto seguita la realizzazione. Se la cessione porterà ad un’effettiva rinascita la scopriremo in futuro. Per adesso di sa soltanto che nelle casse McLaren arriveranno 170 milioni di sterline. Non certo bruscolini.
Chiara Rainis