Paolo Simoncelli contro la Direzione Gara dopo la multa al suo team

Paolo Simoncelli a muso duro contro la Direzione di Gara dopo Portimao. Il team SIC58 multato per una somma di 1.000 euro.

Paolo Simoncelli (getty images)

Week-end da dimenticare per il team SIC58 Squadra Corse. A Portimao Tatsu Suzuki chiude la gara dopo pochi giri dal via, mentre Lorenzo Fellon taglia il traguardo al 22° posto. Ma Paolo Simoncelli sembra amareggiato soprattutto per certe decisioni dei commissari di gara, che hanno multato la squadra con una ammenda di 1000 euro. “Porto alla vostra attenzione quello che si è inventata la direzione gara, di cui a capo c’è ancora il mio amico Freddie Spencer. Hanno deciso di dare una multa di 1000 euro a me e agli altri team, secondo loro abbiamo fatto entrare in pista i nostri piloti, volutamente tutti insieme, a tre minuti dalla fine delle qualifiche, creando così un ingorgo, lo stesso che si crea anche all’ inizio quando partono tutti insieme”.

Paolo Simoncelli sottolinea come il regolamento vigente “non vieti di uscire quando si preferisce. Al massimo andrebbero puniti i piloti, non il team. In un momento così difficile in cui spendiamo tra CEV e Motomondiale 60/70.000€ in tamponi (un’altra cosa già discutibile) aggiungi pure le ingiuste regole della direzione gara”.

In apparenza sembra esserci massima collaborazione, ma una volta fuori dall’ufficio pare che tutto sia dimenticato. “Sono ormai il trio più chiacchierato del paddock per le loro avvincenti decisioni, con cui volta per volta non fanno altro che avvalorare le nostre tesi a proposito delle loro insensate decisioni. E nonostante a volte si rendano conto di essersi sbagliati, non tornano mai sui loro passi, anzi continuano imperterriti per la loro strada. Fantastici! L’ unica regola che possa impedire gli ingorghi, a parer mio, è far uscire i piloti dai box a 5 secondi l’uno dall’ altro o fare la tanto detestata superpole”.

Paolo Simoncelli e Tatsu Suzuki (foto Facebook)
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