Continua a far parlare l’incidente tra Bottas e Russell nel corso del GP di Imola. Il pilota Williams nega lo schiaffo al rivale.
La posta in gioco è chiaramente molto alta e per questo Russell all’Enzo e Dino Ferrari ha chiaramente esagerato. L’incidente con Bottas occorso al giro 33 alla curva del Tamburello è stato il sintomo che dietro a quell’aria da lord compassato, sempre pronto a sfoderare diplomazia e frasi equilibrate imposte da addetti stampa e team, c’è ben altro. L’inglesino è né più, né meno un ragazzo desideroso di mettersi in mostra per assicurarsi il sedile Mercedes per il 2022.
Con l’adrenalina a mille per un impatto che, in realtà, lo ha visto quasi in toto colpevole, il 23enne dapprima ha insultato il rivale via radio e poi, una volta sceso dall’auto distrutta lo ha raggiunto dandogli una sberletta sul casco a cui Valtteri ha replicato con un dito medio.
Resosi conto dell’errore, George ha chiesto scusa, non senza negare il gesto compiuto verso il finlandese parlando con i media.
“Uno schiaffo? Mi sembra una parola forte. L’ho appena sfiorato. Anzi. Credo che non se ne sia neppure accorto. E’ stato un modo per dire “cosa stai facendo?”, ha spiegato il pilota Williams. “Un calciatore si sarebbe comportato diversamente, ma non credo ci fosse nulla di minaccioso. E’ stato come portare le braccia in alto”.
Russell è caduto in una trappola?
In qualità di principale candidato al volante di Stoccarda il 23enne è giocoforza costantemente sotto la lente d’ingrandimento del boss Toto Wolff e questo scivolone potrebbe aver incrinato la fiducia nei suoi confronti.
“Non mi ero mai trovato a lottare con una Mercedes, quindi non sapevo come fare”, si è giustificato, dopo l’evidente ramanzina da parte del dirigente austriaco.
Ora per lui i prossimi appuntamenti saranno ancora più cruciali per recuperare credibilità e chance di promozione già dal campionato venturo.
Chiara Rainis