Il pilota più odiato della griglia 2021, ovvero Mazepin, accusa la F1 di egoismo e punge il suo compagno di squadra Schumacher.
Arrivato nel Circus con un blasone mica male tra accuse di sessismo, razzismo e scorrettezza nei confronti dei colleghi, nei primi due appuntamenti iridati Nikita Mazepin ha confermato di essere poco genio e molta sregolatezza.
Protagonista di numerosi testacoda e implicato in un paio di incidenti importanti, il russo si è messo in cattiva luce anche per aver infranto alcune regole non scritte che vigono tra i driver della griglia. L’ultimo caso è il sorpasso ai danni dell’Alfa Romeo di Giovinazzi in fase di qualifica. Uno sgarbo che al pugliese proprio non è andato giù tanto da definire il rookie “irrispettoso” in fase di interviste.
Colpito da tanta attenzione alle questioni di principio, il giovane della Haas ha ribaltato la questione dando la colpa al suo muretto. “Ho soltanto seguito le istruzioni che mi sono state date”, ha commentato a Match Tv spiegando poi che se non avesse azzardato la manovra su Antonio non avrebbe avuto la chance di compiere un altro tentativo. “Sarà poco piacevole quanto accaduto, ma in F1 ognuno pensa per sé”.
Il clima di tensione per lui non si è comunque concluso sabato pomeriggio, ma è proseguito la domenica. “Basta un inciampo per avere grandi conseguenze. La corsa di Imola è stata sfiancante psicologicamente”, ha ammesso il 22enne, giunto a 2 giri dal vincitore Verstappen.
Con un occhio al prossimo appuntamento previsto a Portimao nel primo weekend di maggio, il moscovita non ha mancato una frecciata al vicino di box Mick Schumacher, dotato di un simulatore a casa, e non solo, e dunque agevolato nella preparazione alle gare.
“Probabilmente lui può usare anche quello della Ferrari, ma io, non facendo parte della FDA non posso godere di tale privilegio”, ha buttato lì sibillino. E giusto per non dargli torto, aggiungiamo che in queste ore il figlio di Michael ha girato con una SF71H sul circuito di Fiorano.
Chiara Rainis