L’ex direttore sportivo della Ferrari, Cesare Fiorio, fa il punto sulla situazione, a livello tecnico e di piloti, di Maranello
C’è qualche segnale positivo che è giunto alla Ferrari dai primi due Gran Premi del campionato del mondo 2021 di Formula 1. Certo, la lotta per la vittoria rimane ancora lontana, ma la SF21 si è quantomeno dimostrata più competitiva di quanto non fosse la sua progenitrice dell’anno scorso.
Lo conferma, pur senza esagerare con i facili entusiasmi, lo storico direttore sportivo di Maranello, Cesare Fiorio. “La Ferrari è sicuramente progredita rispetto allo scorso anno”, ha affermato ai microfoni del sito specializzato Formula Passion, “anche se non ha annullato tutto il divario che la separa da Mercedes e Red Bull“.
Sainz vale quanto il suo compagno
Non è stata solo una crescita a livello tecnico, ma è merito anche della coppia di piloti. Che, pur essendo la più giovane addirittura dal lontano 1968, ha già dimostrato di dare grandi garanzie. Fiorio ha in particolare speso parole di grande elogio per il nuovo arrivato Carlos Sainz, che almeno sul passo è già altrettanto competitivo quanto il suo compagno di squadra.
“Sainz secondo me è fortissimo e in gara va già forte come Leclerc“, ha proseguito. “In qualifica commette ancora qualche errore, probabilmente perché non conosce ancora bene la macchina, però è sicuramente un pilota che è una garanzia. La coppia di piloti è molto forte, mi auguro che Sainz sia veloce anche in qualifica quando avrà terminato il percorso di adattamento alla Ferrari“.
Ma Leclerc è meno forte di Alonso
Quando si è trattato però di paragonare Leclerc ad un grande ex del passato della Ferrari, come Fernando Alonso, il dirigente sportivo piemontese ha voluto evitare azzardi e ci è andato molto più cauto. Secondo lui, il monegasco sbaglia ancora troppo rispetto a quanto facesse il due volte campione del mondo quando era al suo apice.
“Secondo me Leclerc vale Sainz, perché quest’ultimo in gara non è secondo a nessuno”, conclude. “Il parallelo con Alonso mi sembra un po’ sproporzionato, perché Leclerc pur essendo fortissimo e in grado di mettere a segno dei tempi incredibili qualificando la macchina oltre alle possibilità del mezzo commette ancora qualche errorino. Alonso a suo tempo ne commetteva di meno”.
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