Jack Miller non può essere soddisfatto del suo inizio di stagione, ma sfoggia massima determinazione per cercare una svolta. 
Jack Miller non ha iniziato la stagione nel migliore dei modi con il team Ducati factory. Nelle prime due gare in Qatar ha concluso al 9° posto, complice anche un problema all’avambraccio destro che lo ha spinto in sala operatoria per un problema di sindrome compartimentale. A Portimao ha rimediato una caduta che ha riaperto la ferita al braccio, fortunatamente senza gravi conseguenze.
A Jerez sarà regolarmente in pista e proverà a giocarsela per le prime posizioni per cui è stato promosso dalla casa di Borgo Panigale. Fino a questo momento ha vissuto all’ombra dei suoi colleghi Pecco Bagnaia e Johann Zarco, anche Jorge Martin è riuscito a fare meglio in Qatar, prima del brutto incidente in Portogallo. Una situazione che potrebbe divenire scomoda se proseguirà su questa linea: “Certo che non è facile”, ammette il pilota australiano “Vogliamo tutti vincere. Vogliamo tutti essere al top. In realtà, non è sempre così. È difficile”. Ma non è certo motivo di preoccupazione per Jack: “Sono stato in situazioni peggiori nella mia carriera e mi sono tirato fuori dal profondo. Al momento siamo in un livello basso, ma ci stiamo lavorando sodo”.
Del resto c’è la fiducia di Ducati da doversi riguadagnare, dal momento che ha firmato un contratto 1+1 con i vertici aziendali. “Non è ancora finita, ci sono state solo tre gare. So che stiamo lavorando molto duramente. La svolta arriverà”, ha proseguito Jack Miller. “A Portimao mi sono sentito benissimo per tutto il weekend e non ho avuto cadute. Ho trovato il ritmo di gara. Poi all’improvviso sei scivolato via e mi chiedi cosa sia successo. Molti hanno commesso degli errori, le condizioni non erano facili. La mia caduta è stata un mio errore. Ho frenato troppo forte nel momento sbagliato e l’aderenza non c’era. Adesso ho avuto tre cadute quest’anno. Non è male, ma non va neanche bene. Non vuoi mai cadere. Voglio finire quante più gare possibile. Mi sto facendo il culo e ci tireremo fuori da questo buco”.
